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Da Manduria a Nard� per rubare bestiame, arrestati
Da Manduria a Nardò per rubare bestiame, arrestati | © n.c.MANDURIA - Due manduriani, entrambi pregiudicati, sono stati arrestati a Nardò con l’accusa di avere rubato bestiame ad un allevatore del posto. Si tratta di Vito Mazza, 36 anni (a sinistra nella foto), e Maurizio Dinoi, di 32 anni. I due che devono rispondere di tentato furto aggravato in concorso, avevano già rubato altri capi allo stesso allevatore neretino. Dopo tre colpi andati a segno, però, il quarto furto si è rivelato fatale. Agli inizi di luglio allevatore aveva visto sparire dal proprio ovile, in tre diverse occasioni, 30 capi di bestiame (pecore e capre). Gli animali erano stati asportati in orari diversi dalla masseria sita in località “Pittuini”, in agro di Nardo’. La polizia del locale Commissariato, allertata dalla frequenza degli episodi segnalati anche da altri allevatori, ha approntato uno specifico servizio di appostamento ed osservazione. E ieri, intorno alle ore 13,30, una volante ha notato un furgone Ducato di colore bianco transitare sulla statale Nardo’-Avetrana. Gli agenti, dopo aver seguito il veicolo a distanza, si sono appostati presso la rete di recinzione dell’ovile sotto osservazione, proprio nel punto in cui i malviventi avevano praticato uno squarcio nella rete di recinzione per potersi introdurre con il furgone. Mentre stavano entrando per compiere l’ennesimo furto, i ladri sono stati sorpresi dagli agenti: vano il tentativo di darsi alla fuga a piedi nelle campagne circostanti, dove sono stati bloccati. Per i due sono scattati gli arresti domiciliari. Restano a disposizione del pm della Procura della Repubblica di Lecce, Antonio Negro. Oltre all’accusa di tentato furto aggravato, Mazza dovrà rispondere anche della violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. A Dinoi è stata invece contestata la per guida senza patente (mai conseguita). Nel corso degli interrogatori, oltre ad ammettere di essersi portati sul posto per rubare un’altra decina di capi di bestiame, i due manduriani hanno confessato anche di essere gli autori degli altri tre precedenti furti e di aver trasportato gli ovini a Manduria, in un podere nella disponibilità di Vito Mazza. Gli agenti del Commissariato di Nardo’ hanno dunque potuto recuperare i capi di bestiame, che dopo essere stati riconosciuti come propri dall’allevatore derubato (circostanza suffragata dalla presenza di microchip di cui erano muniti), sono stati restituiti al legittimo proprietario.
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7 commenti
dario
dom 21 luglio 2013 10:54 rispondi a dario@anonimo: I miei parenti non sono parassiti poich si sono sempre rotti la schiena a lavorare onestamente e spesso per due lire!!! Detto questo io quelle persone le conosco e pure bene ed da trent'anni ca fannu sti cosi e quindi sono parassiti (il parassita colui che non producendo nulla vive totalmente o parzialmente a spese degli altri in questo caso ca onnu rrubbannu a destra e sinistra)!!!! Puei ci ulimu dicimu ca lu munnu quadratu lu dicimu ma non COSI'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Onore a chi tutte le mattine anche solo per 10 euro, onestamente si alza e va a lavorare, mentre per tutti quelli che vanno a rubare o a fottere il prossimo mi spiace ma ncioli lu carciri!!!!!!! Ciao ANONIMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
anonimo
mar 16 luglio 2013 10:27 rispondi a anonimocaro dario prima cosa parassiti chiama i tuoi parenti do i due giovani che si trovano a li arresti domiciliari e prima di giudicare la gente pensa due volte ok
ANONIMO
mar 16 luglio 2013 10:26 rispondi a ANONIMO@dario: caro dario prima cosa parassiti chiama i tuoi parenti do i due giovani che si trovano a li arresti domiciliari e prima di giudicare la gente pensa due volte ok
pietro
ven 12 luglio 2013 10:41 rispondi a pietroMa dico io.....una pietra al collo e giu......nel punto piuprofondo del fiume chidro,cioe(la vasca).
dario
gio 11 luglio 2013 05:47 rispondi a darioSempre i soliti parassiti che vivono per dare fastidio a chi onestamente la mattina si alza e spaccandosi la schiena cerca di portare qualche soldo a casa per tirare avanti. Ora qualcuno sicuramente parler di reinserimento nella societ, cosa che va sostenuta e appoggiata quando veramente si ha davanti dei soggetti che hanno voglia di cambiare la loro vita e cancellare il loro passato buttandoselo alle loro spalle, ma qu quisti ca ai trent'anni ca rrobbunu e donnu fastidiu a destra e sinistra senza tralasciare che sono pure pericolosi quando sono in gruppo, non c' reinserimento nella societ o concessione degli arresti domiciliari che tengano, per questi e sicuramente servirebbe anche d'esempio, ci vorrebbe la galera senza se e senza ma e soprattutto senza alcuno sconto!!!!!!!!!!
gregorio
mer 10 luglio 2013 05:44 rispondi a gregorio@Tonino Roberto: l'abiegato considerato un'aggravante del furto non sempre applicato. pero' rimane sempre il furto.
Tonino Roberto
mer 10 luglio 2013 09:04 rispondi a Tonino RobertoReati come "pascolo abusivo" e "abigeato" sembrano fuori dal tempo .... Sono rari i giudici attivi che hanno irrogato condanne per questo tipo di reati che un tempo erano frequentissimi.