
Gentilissimi commissari, vi scrivo questa lettera come portavoce del Quartiere Barco, in merito alla Piazza Giovanni XXIII, sita in Manduria nei pressi della via per Oria. A seguito della violenta tromba d’aria abbattutasi In città lo scorso 28/10/2018, avremmo delle richieste da esporre. La Piazza versa da anni in condizioni disastrose dovute alla mancanza di manutenzione, all’azione dei vandali rivolta verso i beni pubblici e all’inciviltà di talune persone che sporcano con rifiuti di ogni sorta il manto in mattoni e le aiuole ivi presenti. Per eventuale presa visione, il degrado della piazza è stato descritto dettagliatamente in alcune lettere precedentemente protocollate al Comune di Manduria. A tal proposito l’anno scorso fu effettuata una petizione nella quale furono raccolte circa 400 firme corredate da un abbozzo di un progetto in grandi linee, raffigurante alcune idee della gente del Quartiere riguardo la progettazione di una nuova piazza Giovanni XXIII. Tali atti furono presentati alla precedente amministrazione, e puntualmente non vennero presi minimamente in considerazione. E’ occorso un cataclisma forse per mano di Dio, a far si che gli alberi abbandonati all’incuria fossero estirpati definitivamente. Personalmente l’accaduto mi ha rattristata e credo che anche moltissime altre persone abbiano avuto i miei stessi sentimenti di dispiacere e impotenza nei confronti di un’area simbolo per il quartiere, ma anche per tutti gli altri cittadini che hanno passato ore di spensierato relax in mezzo al verde.
Ora non c’è più nulla e la sera il paesaggio risulta spettrale, con le sole luci delle abitazioni e dei negozi antistanti ad evitare il buio totale. Gli abitanti del Quartiere Barco avrebbero il desiderio che la piazza risorgesse dalle proprie ceneri e venisse riqualificata, magari prendendo spunto da quel progetto presentato in data 27/06/2017. Occorrerebbe piantare nuovi alberi più adatti alla manutenzione, comead esempio quercia o leccio. Creare un’area a misura d’uomo, di bambino, e di persone diversamente abili, dotando la piazza di scivoli e degli strumenti necessari che possano garantire la sicurezza di quest’ultimi. Inoltre, bisognerebbe pensare anche ai nostri animali d’affezione, che potrebbero godere dell’ampio spazio a disposizione, pur che ci sia accortezza e civiltà da parte di padroni molto spesso incivili.
Qualora si decidesse di dare nuovo lustro all’area, sarebbe opportuno regolamentarla con cartelli vari di divieto e organizzare una vigilanza con mezzi adeguati come: personale in servizio, telecamere e quant’altro possa servire ad individuare comportamenti incivili e atti vandalici. Soprattutto, però, i trasgressori dovrebbero essere puniti con sanzioni amministrative, per far si che tali azioni scoraggino incivili e vandali. Sono troppi anni oramai che Manduria avrebbe bisogno di una piazza che possa fungere da parco giochi per i bambini, da spazio svago per gli adulti, possibilmente concedendo qualche autorizzazione per edificare ad esempio un piccolo chiosco bar. La speranza è che non si faccia l’errore commesso tempo fa di mettere ad ornamento dei tubi in ferro senza calcolarne il peso, e possibilmente sarebbe opportuno rimuovere i mausolei in cemento, residuo di ciò che sosteneva quell’obbrobrio chiamato “Opera d’arte”. Detto questo spero che prendiate seriamente in considerazione questa lettera. Noi del quartiere abbiamo fiducia in voi e speriamo che qualcosa finalmente si evolva in questo paese dimenticato da tutte le forze politiche, e che in un futuro non troppo lontano, di questi cambiamenti possano goderne i nostri figli e nipoti.
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