Resta in carcere il manduriano di 45 anni arrestato l’altro ieri dalla polizia con l’accusa di atti persecutori e violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla sua ex moglie. Nell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto ieri, l’uomo, difeso dall’avvocato Davide Parlatano, ha risposto alle domande del gip Benedetto Ruberto dicendosi dispiaciuto dell’accaduto e dichiarando la casualità della sua presenza vicino alla casa della sua ex e nei pressi della sede del commissariato di polizia dove la donna si era rifugiata con il figlio minore perchè spaventata della sua presenza. Al termine dell’udienza il gip ha confermato la misura cautelare in carcere chiesta dal pubblico ministero Antonio Natale.
L’indagato precedentemente era stato già arrestato per lo stesso motivo e scarcerato con l’obbligo del braccialetto anti stalking e il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dall’ex moglie. Nonostante questo l’altro ieri sera si è fatto sorprendere dalla polizia mentre passava più volte dalla strada dove ha sede il commissariato sapendo che lì si era rifugiata la donna. Sottoposto ad alcol test era risultato positivo.
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