Una lite familiare forse scaturita da interessi per una eredità divisa male alla base della tragedia di questa mattina a Sava dove un carabiniere di 53 anni, Raffaele Pesare, in servizio al nucleo radiomobile di Manduria, ha ucciso con la pistola d’ordinanza suo padre Damiano, la sorella Pasana e il cognato Salvatore Bisci prima di esplodersi a sua volta un colpo sotto il mento che lo ha ferito gravemente.
Le sue vittime sono morte sul colpo mentre lui è stato soccorso e trasferito prima all’ospedale Giannuzzi di Manduria e dopo nel reparto maxillofacciale del Policlinico di Bari. Le sue condizioni sono gravi. Sarebbe stato il militare prima di tentare il suicidio a chiamare i suoi colleghi della caserma di Manduria che hanno fatto scattare l'allarme. Quando sono arrivati con i sanitari del 118 tutto era stato già compiuto.
Sul posto si è recato il magistrato di turno, Maurizio Carbone e il medico legale Massimo Tortorella. A Sava anche tutti i più alti gradi dei carabinieri di Manduria e Taranto. I Ris hanno effettuato i rilievi sulla scena del triplice delitto.
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