Venerdì, 3 Maggio 2024

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Chi frena la riduzione delle liste d’attesa nella sanità?

Chi frena la riduzione delle liste d’attesa nella sanità? Chi frena la riduzione delle liste d’attesa nella sanità? | © n.c.

Presidente Emiliano....perchè non Sta sostenendo in Consiglio Regionale di Puglia “la Riduzione delle Liste di Attesa delle visite mediche contenendo quelle private in ospedale ( la cosiddetta Intramoenia)”? Da mesi, in Consiglio, la proposta di legge Fabiano Amati (PD) che propone un intervento per la riduzione delle Liste d’Attesa attraverso una riduzione dell’Intramoenia....., “balla, viene puntualmente rinviata e recentemente sollecitata alla bocciatura da un improvvido sms”.

Ancora ieri 14 nov., in Consiglio regionale un’altro rinvio.

Eppure, Lei, sa bene! che la Puglia deve adeguarsi al dettato Statale. Allora, qual’è il problema? C’è un contenzioso? E qual’è? Per quale ragione un “manipolo di circa 400/500 medici pugliesi ( dipendenti della Sanità Pubblica) che praticano le visite a pagamento (intramoenia) negli ospedali pubblici sono ostili all’approvazione della legge regionale?

La Proposta di legge sancisce che l’intramoenia (ovvero le visite private a pagamento in Ospedale) va sospesa quando le liste di attesa superano i cosiddetti limiti di attesa.

Si stima che l’intramoenia, mediamente, determini un reddito di circa 50milaeuro per libera professione esercitata nelle mura degli ospedali.

Contenere l’intramoenia per alleggerire le Liste di Attesa non produrrà alcuna “riduzione in poverta” di alcuno.

Dice Tonino Aceti, Coordinatore del Tribunale dei Diritti del malato e Cittadinanza Attiva, “tra le principali cause dei tempi che dilatano a dismisura le liste di attesa c’è un certo uso dell’Intramoenia, la libera professione all’interno degli ospedali”.

Il prossimo Consiglio regionale di Puglia, approverà la Legge?

Ludovico Vico

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INTRAMOENIA: sono le prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa. Le prestazioni sono generalmente le medesime che il medico deve erogare, sulla base del suo contratto di lavoro con il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso la normale operatività come medico ospedaliero.

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