
A Manduria trovare un appartamento in affitto, a prezzi modici, è diventato impossibile. Per un cittadino messapico pensare di poter spendere al massimo duecento euro per un monolocale, con utenze incluse, è utopia. Anzi una vera e propria blasfemia. Di recente, infatti, brulicano a riguardo alcuni commenti lamentevoli dai manduriani nelle pagine social dedicate come “Vendo e affitto casa Manduria e d’intorni” o “Case in affitto a Manduria”. In media, il prezzo per un bilocale è di trecentocinquanta euro: molte case però trasudano umidità, sono vecchie e non arredate.
«Ho speso più di due mesi per trovare un affitto decente a duecentocinquanta euro, e sono stata fortunata. Ma la casa non è arredata, luce e gas sono escluse e ho dovuto comprarmi anche la lavatrice», scrive una manduriana stizzita sul suo profilo Facebook. E in effetti trovare un compromesso per un’abitazione confortevole a un prezzo al di sotto dei trecento euro è molto difficile. A salire vertiginosamente non sono solo i prezzi delle case di Milano, Firenze, Roma e Bologna, quindi delle città metropolitane, ma anche di piccoli centri come Manduria, questa già a rischio di spopolamento.
L’inflazione galoppante, la guerra in Ucraina e l’aumento insostenibile delle bollette ha giocato un ruolo decisivo anche per il mercato immobiliare manduriano e, di conseguenza, per i suoi cittadini che spesso non possono permettersi di andare a vivere da soli o con il proprio partner. Da tener conto senz’altro gli stipendi dei giovani manduriani, che generalmente non superano i 600 euro mensili: molti infatti preferiscono rimanere a lungo tempo nelle abitazioni dei propri genitori.
Non stupisce dunque la notizia di una collaboratrice scolastica napoletana che da anni sceglie di prendere il treno per Milano, dove lavora, ogni mattina alle tre di notte perché gli affitti nella città della moda sono carissimi. Scelta estrema, probabilmente, ma che impone una riflessione sul caro affitto e la condizione dei lavoratori di tutta Italia.
Marzia Baldari
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
3 commenti
C. M. ferrara
dom 22 gennaio 2023 10:56 rispondi a C. M. ferraraScendiamo da Marte e torniamo sulla Terra! Le utenze comprese significa costo minimo annuo : acqua/fogna 200 euro, luce 500 euro, gas tra cucina e riscaldamento 800 euro. Quindi chi scrive trova assurdo non si trovino monolocali arredati che con utenze comprese costino 2.400 euro annui sui quali il proprietario deve saldare le tasse circa 600 euro e l'IMU altri 100 . In sintesi al proprietario nella migliore delle ipotesi resterebbero 200 euro annui di utile sempre che non ci siano manutenzioni o che chi scriva non intenda a carico dello stesso anche la tassa pattume come "ciliegina sulla torta"!
Gregorio
ven 20 gennaio 2023 09:04 rispondi a GregorioIn questi casi chi è di competenza per effettuare i controlli ?? Forse la Guardia di Finanza? Boh !!!!
Supporto
ven 20 gennaio 2023 07:25 rispondi a SupportoUn vero SCHIFOOOOO!!!!Prezzi alti senza allacci di gas e acquedotto....