
Il consigliere comunale del gruppo Gea, Agostino Capogrosso, potrebbe aver trovato la soluzione al temuto ampliamento della discarica La Chianca. «Ci sarebbero tutti i presupposti per la revoca immediata della concessione della discarica alla società Manduriambiente». Va subito al dunque il presidente della quarta commissione consiliare del comune di Manduria, Agostino Capogrosso, del gruppo di minoranza Gea, che per oggi alle 18 ha convocato l’organismo collegiale per dare un parere al progetto di ampliamento delle volumetrie della discarica manduriana in contrada «La Chianca».
Il giudizio della commissione presieduta dall’ingegnere Capogrosso, sarà vincolante per l’esecutivo di giunta e per lo sportello unico delle attività produttive del comune di Manduria che dovranno esprimere un parere sul provvedimento autorizzatorio per la valutazione integrata ambientale chiesta dalla società emiliana per realizzare i suoi piani di ampliamento. Il progetto prevede l’innalzamento dei cumuli di spazzatura sino a 15 metri dal piano di campagna per un aumento della volumetria pari ad altri 400mila metri cubi che si sommerebbero al milione già ammassati dal 2003 ad oggi.
Ipotesi contro la quale si è già espresso il sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, intenzionato a convocare un consiglio comunale monotematico per l’approvazione di una delibera unitaria, contraria al sopralzo, da inviare al governo regionale e al Ministero della transizione ecologica.
Il consigliere Capogrosso, a quanto pare, non si accontenta di un mero atto che potrà essere preso in considerazione oppure no, ma vuole mettere mani sulla convenzione originaria che toglierebbe alla società Manduriambiente ogni diritto futuro sulla discarica stessa. «Parliamo di un impianto di proprietà del Comune di Manduria – afferma l’ingegnere che evidentemente ha studiato le carte -, e non di Manduriambiente come invece riportato in progetto che ad oggi sembrerebbe gravato da diverse criticità».
Le anomalie che secondo Capogrosso potrebbero tornare utili all’amministrazione pubblica per ottenere la revoca della concessione a suo tempo stipulata, riguarderebbero procedure di esproprio che non sarebbero state mai state completate. «Alcune particelle su cui insiste l'impianto – fa sapere il consigliere del gruppo Gea -, non risultano ancora intestate al Comune di Manduria, inoltre – aggiunge - non c'è stato riscontro riguardo al certificato di agibilità già richiesto con nota inviata a Manduriambiente dal Comune di Manduria in data 2 dicembre scorso».
La tesi del presidente della IV commissione si basa sul rispetto del contratto iniziale registrato tra Manduriambiente (che nel frattempo ha cambiato due volte assetto societario) e Comune di Manduria. «La durata della concessione in essere – spiega Capogrosso -, è condizionata all'esaurimento della capacità volumetrica che ad aprile 2022 era di appena 5.000 metri cubi residui; pertanto – aggiunge -, non solo non può essere concesso nessun ulteriore aumento di capacità, poiché ciò produrrebbe una proroga dei termini di concessione all'infinito, ma ci sarebbero tutti i presupposti per la revoca immediata della concessione, sia per sopraggiunti limiti di volumetrie concesse, che per la mancata ottemperanza a specifici obblighi normativi e contrattuali». Su queste basi oggi dovranno discutere gli undici consiglieri che compongono la commissione cui fa riferimento l’assessora all’Ambiente, Katia Fusco, invitata anche lei alla riunione.
Nazareno Dinoi
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5 commenti
MALAGNINO COSIMO
gio 14 luglio 2022 07:35 rispondi a MALAGNINO COSIMO"CI SAREBBERO" O CI SONO TUTTI GLI ESTREMI LEGALI PER AGIRE E REVOCARE , TOGLIERE LA CONCESSIONE DELLA DISCARICA ALLA SOCIETA' MANDURIA AMBIENTE ? VERREMO SOMMERSI DAI RIFIUTI PROVENIENTI DA TUTTA LA PUGLIA! CHE GRANDISSIMI AMMINISTRATORI COMUNALI ABBIAMO ?
Willy G
mer 13 luglio 2022 04:23 rispondi a Willy GParole, parole, parole e soltanto parole... o avete paura di agire o ci mangiate tutti! Dietro la "munnezza" c'è un grosso affare di soldi, lo sanno anche i muri, perciò non ti fare "bello/migliore degli altri" se no' trovi lo spunto per bloccare/denunciare!
Gregorio
mer 13 luglio 2022 08:46 rispondi a GregorioPiù è grande il portone ,e più è la chiave...Se era un piccolo pesce avrebbe già chiuso e sanzionato..A questi in mancanza di autorizzazione va tutto bene,Grego tutto bene!!!
Lorenzo
mer 13 luglio 2022 08:45 rispondi a LorenzoFarei anche un controllo se, le volumetrie autorizzate, sono state rispettate. Alcune volte questi tipi di discariche, partono con quote più basse rispetto al piano campagna. Ora, l' autorizzazione prevede un volume, se nel fare un controllo, si scoprirebbe un superamento dei volumi autorizzati è chiaro che già questo potrebbe revocare la stessa autorizzazione già in essere. Non sarà così, ma un controllino andrebbe fatto anche per fare il punto della situazione, un tot al kg...= €? 🤔 Opinione
Walter
gio 14 luglio 2022 07:32 rispondi a WalterSig Lorenzo ,non è possibile o non si vuole..Imprenditore (professionisti)del Nord che fanno affari nel Sud Opinione