
Il gruppo consiliare di opposizione, “Rilanciamo Avetrana”, ha presentato una interrogazione al sindaco Antonio Iazzi che mira a rideterminare il valore delle aree edificabili viziato da una mancata loro valutazione nell’anno d’imposta 2016 dovuta ad una dimenticanza dell’amministrazione comunale dell’epoca incidendo così negativamente sul calcolo imponibile dei tributi locali Imu e Tasi.
Oltre al valore delle aree edificabili, la giunta avrebbe dovuto approvare anche le riduzioni che spettano in base alla localizzazione dell’area edificabile. Queste riduzioni riguardano per esempio zone urbane in cui lo strumento urbanistico ha previsto una piazza, una strada, oppure la metratura troppo bassa o la mancanza di infrastrutture. Di fatto tali vincoli rendono inedificabili terreni invece considerati edificabili. Per questo le amministrazioni, l’ufficio tecnico e l’ufficio ragioneria stabiliscono di anno in anno le riduzioni.
«Nel 2016 – fanno notare i consiglieri Luigi Conte, Lucia Vacca, Antonio Lanzo e Rosaria Petracca, tutti firmatari dell’interrogazione - l’ufficio tecnico non le ha inserite, l’ufficio ragioneria non se ne è accorto e quando siamo arrivati ad approvare in Consiglio Comunale le aliquote IMU e TASI con la delibera di giunta delle aree edificabili, a nulla sono valse le proteste dell’opposizione perché era l’ultimo giorno utile per l’approvazione».
Nello scorso Consiglio Comunale, i consiglieri di opposizione hanno chiesto se e come la giunta comunale intenda fare qualcosa di concreto «per risolvere questa fastidiosa e ingiusta grana alle famiglie avetranesi».
Per questo gli interroganti chiedono in prima istanza la cancellazione delle maggiori somme dovute (da qualche settimana oramai sono giunte a tutte le famiglie avetranesi degli accertamenti del Comune di Avetrana IMU e TASI anno 2016) o almeno l’eliminazione di sanzioni e interessi.
Nell’interrogazione si chiede infine che le variazioni di valore delle aree edificabili e le sue riduzioni, come anche le aliquote Imu e Tasi, siano portate a conoscenza almeno degli addetti ai lavori (CAF, Commercialisti, centri di elaborazione, ecc.), al fine di una maggiore collaborazione tra Ente e contribuente.
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2 commenti
Romolo viola
gio 3 febbraio 2022 11:19 rispondi a Romolo violaSANARE UN FICO SECCO ! Ci sono I presupposti x danno erariale. MENO BUONIISMO. NO ALLA POLITICA TIPO CHI HA AVUTO AVUTO CHI HA DATO HA DATO E NO.AI CONDONI PAGARE E BASTA !
Egidio Pertoso
mer 2 febbraio 2022 04:41 rispondi a Egidio PertosoPer fare cassa, il Comune di Avetrana ha reso " suoli edificabili" tutta la zona Ulmo, a ridosso del costruendo depuratore. Ettari di macchia mediterranea, dalla Regione vincolata come residuo di un ambiente oramai perduto, sono cosi' diventati appetibili da speculatori per farci villaggi per ricconi alla Briatore. E gli "ambientalisti" cosa fanno?