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MANDURIA – Porta il codice postale di Manduria ed è partorito dalla mente di un manduriano il nuovo magazine tutto italiano dedicato all’eros, all'arte e alla moda. Voyeurismo come fil rouge di un piacere privato, sottile, che scruta in maniera elegante le nudità maschili e femminili. Si chiama «c.a.p.74024» ed è diretto da Antonio Moscogiuri, giovane artista manduriano doc che vive tra Berlino, Milano e Parigi. Il magazine ha una frequenza semestrale e il primo numero è uscito a dicembre del 2014. Ecco come il direttore del magazine manduriano presenta la sua creatura. «c.a.p.74024 una dissertazione intorno al voyeurismo e alla moda, perché qualche volta guardare ed essere guardati può essere la cosa che piace di più. Io - continua - sono partito dalle mie ossessioni: eros, arte, moda. E la maniera che ho scelto per trattarle - continua Antonio -, è proprio il voyeurismo. La realtà di oggi, o meglio, il mondo di oggi, è un mondo estremamente voyeurista. E cos’è il voyeurismo - conclude - se non l’eccitazione che deriva proprio dal guardare?».
Ecco, invece, come lo stesso autore annunciava sulla sua pagina Facebook l’avvio della solleticante avventura. «Si parte per Berlino! La mia proposta editoriale è piaciuta tanto, ma così tanto che con un calcio mi mandano di là delle Alpi a capire come farla diventare una realtà concreta! Tema? Le tre ossessioni che mi accompagnano da sempre: Sesso, porno e moda. Come? Attraverso una parafilia del sesso, il Voyeurismo». Niente di volgare né pornografico, solo belle foto e nudi d’arte. La qualità dei testi e delle immagini è la caratteristica principale dell’opera. Un prodotto bello da sfogliare ma anche da leggere con calma. La rivista si presenta in una veste molto elegante stile Vogue e Harper's Bazaar, ed è a quel mondo che rivolge maggiormente la sua attenzione. Non a caso Vogue Italia e Vanity Fain hanno accettato di promuovere l’uscita di «c.a.p.74024», per ora in vendita in esclusiva da «Corso Como10» e «Armani bookshop» a Milano, «Colette» e «Palais de Tokyo» a Parigi e «Dover Street Market» a New York. In questo primo numero di «c.a.p.74024» sono presentati gli scatti alle muse della fotografa Claudia Kent, svedese di origine ma berlinese di adozione; le sculture fotografiche di Bernhard Handick, scalpellate di pennellate in stile mixed-media; gli scatti anatomici del fotografo e modello, che si divide tra New York e Buenos Aires, Lars Stephan e la voce di AZT, che svela il senso della sua autobiografia-manifesto (gay, sieropositivo, italiano, artista). L’autore ha poi incontrato la produttruce di film porno Erika Lust, una delle poche voci femminili in un mondo che privilegia lo sguardo maschile e Valentino Valerio, in arte Sid, che colleziona maschere fetish. E lui, Antonio Moscogiuri, così ringrazia tutti. «Grazie a chi mi ha sostenuto fin dall’inizio, a chi mi ha aiutato concretamente, a chi mi ha spronato a tirare fuori questo malloppone, a tutti quelli che sono dentro al progetto e a coloro che ci saranno!».
Nazareno Dinoi
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