
Che la Fiera Pessima di Manduria attragga interessi non sempre leciti e puliti, è cosa tristemente risaputa e collaudata. Non si contano, infatti, le indagini della magistratura culminate, anni fa, con gli arresti di esponenti politici e imprenditori che si spartivano mazzette per la gestione della campionaria. La tradizionale fiera mercato manduriana non poteva quindi mancare in questa ultima inchiesta dell’antimafia che ha portato alla luce episodi rimasti sinora sconosciuti. L’edizione del 2012 fu macchiata da un avvenimento di una gravità estrema. Quell’anno la ditta che si era aggiudicata la gara, «Extend» di Modena, rinuncio inaspettatamente all’incarico. Si disse per disinteresse di natura economica o perché non avesse più i requisiti per garantire il servizio, in realtà, si scopre oggi, le ragioni della rinuncia furono la conseguenza di minacce da parte dei proprietari dell’impresa classificatasi immediatamente dopo (la Unicomm, si legge nelle carte) e di esplicite richieste di uomini del presunto clan Campeggio.
Risulta agli atti la trascrizione di una intercettazione ambientale molto eloquente in proposito. E’ la conversazione captata da una cimice piazzata in casa di Campeggio.
«Che quello che l’ha vinta quest’anno … pochissimi lo sanno, quelli che hanno vinto quest’anno la fiera, hanno minacciato quello che l’ha vinta veramente che era un cristiano che non c’entrava niente per un cazzo con questi che hanno fatto telefonate tra di loro senza che ne sapesse niente la malavita, hanno perso tutto tutti quelli e l’hanno fatta prendere a un altro».
Sapendo delle minacce telefoniche e conoscendo anche l’autore, Campeggio detto «lo scippatore» contattò l’imprenditore modenese facendogli sapere, attraverso un suo referente del posto, che se avesse pagato non avrebbe più avuto problemi e le telefonate minacciose sarebbe terminate. L’incontro con l’emissario della ditta modenese si ebbe all’interno di un ristorante di Manduria dove il presunto boss lanciò l’offerta di protezione. Al termine della riunione il titolare del locale che l’aveva ospitata disse apertamente all’imprenditore manduriano che si chiedeva quali fossero le richieste: «Non hai ancora capito? Qua ci vogliono quarantamila euro». L’affare fu ritenuto sconveniente per la Extend che ritirò l’offerta rinunciando all’affidamento della Pessima.
Nazareno Dinoi
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