Domenica, 13 Luglio 2025

Attualità

Mi chiamo (omettiamo il nome, Ndc) e provo vergogna per quello che ho fatto

Atti osceni davanti alle ragazze, il molestatore getta la maschera e chiede scusa

Vergogna Vergogna | © La Voce di Manduria

«Mi sono deciso a scrivere queste poche parole perché provo vergogna per quello che ho fatto». E mette giù la maschera: «Mi chiamo (omettiamo di citare il suo nome e cognome - ndc) e a seguito dell’increscioso fatto accadutomi presso la località marittima di Gallipoli, voglio dichiarare quanto segue».

A parlare, esponendo con coraggio la sua reale identità che gli organi di stampa avevano celato, è l’imprenditore savese di 70 anni che lunedì scorso a Gallipoli è stato denunciato dalla polizia per atti osceni in luogo pubblico. A lui i poliziotti erano arrivati grazie alle numerose segnalazioni di donne che denunciavano la presenza di un automobilista il quale le avvicinava con la scusa di un’informazione mostrando loro le parti intime nell’atto di masturbarsi. Portato in commissariato e identificato, l’esibizionista savese è stato denunciato a piede libero con la proposta al questore dell'etichettatura di persona indesiderata nella città di Gallipoli.

Un insospettabile e serio professionista, sposato con figli, tra i più conosciuti e affermati imprenditori del mobile della provincia di Taranto che all’improvviso si mostra un'altra persona che lui stesso rifiuta di essere. «Non commetterò mai più cose di questo tipo – scrive – anche alla luce del fatto che sono stato il fondatore nella nostra provincia di una scuola Steineriana che insegna l’armonia e lo sviluppo della persona nella tripartizione del corpo, anima e spirito».

Qualcosa quel giorno sarà scattato nella psiche dell’integerrimo steineriano che, vergognandosi profondamente ed elaborato l’errore, ha deciso di scrivere una lettera affidandola al suo avvocato, Alessandro Cavallo invitandolo a diffonderla il più possibile.

È lo stesso imprenditore a dare una spiegazione a quel comportamento inqualificabile. «Purtroppo – scrive –, dopo una vita di duro lavoro in cui sono riuscito a costruire un’azienda importante nel settore del mobilificio, diversi anni orsono sono stato truffato da un imprenditore del mio paese per una somma di un milione di euro. Questo mi ha fatto cadere nello sconforto più totale e in uno stato di forte depressione – prosegue nel suo sfogo -, ragione per cui ho reagito in maniera sbagliata assumendo diversi tipi di droghe per alleviare, secondo me, quelle mie sofferenze».

Nella sua auto a Gallipoli i poliziotti hanno trovato una piccola quantità di marijuana segnalandolo per questo al Prefetto come assuntore di sostanze stupefacenti.

«A causa di queste droghe, trovandomi in uno stato di incoscienza che mi ha fatto perdere la cognizione di me e della realtà – spiega il settantenne -, ho avuto delle reazioni inconsulte alla vista di alcune ragazze senza rendermi conto della gravità di tali atti».

Questa decisa uscita allo scoperto, che in pochi forse capiranno, viene vissuta dal protagonista come una liberazione da un peso che non lo faceva stare bene con sé stesso. Un atto che ha già pagato con il gesto di togliersi la maschera pubblicamente come in un gesto di autopunizione. «Che non vuole essere una dichiarazione in mia discolpa – precisa -, perché per quel che concerne gli aspetti giudiziari ci penserà nelle opportune sedi il mio avvocato Alessandro Cavallo a cui ripongo massima fiducia».

Oltre alla denuncia penale, l’imprenditore pentito è stato sanzionato con una multa di 2.550 euro perché guidava con la patente scaduta e con l’auto priva di collaudo.

Nazareno Dinoi

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12 commenti

  • stuetuku
    lun 31 maggio 2021 11:56 rispondi a stuetuku

    RICONOSCERE I PROPI ERRORI NON è DA TUTTI. I REATI GRAVI SONO ALTRI. ALCUNE PERSONE MERITANO UNA SECONDA OPPORTUNITA' CMQ NU SCAFFONI E FILA A CASA STUETUKU. '''''''PI STA FIATA''''. BEVEBBENIMè BASTA.

  • Marco
    ven 28 maggio 2021 08:50 rispondi a Marco

    Pubblicamente cosa???? È tutto ANONIMO. Inoltre per pulirsi un po' la coscienza dovrebbe risarcire con a forfait 500€ a ragazza molestata.

  • Emilia dimitri
    ven 28 maggio 2021 03:09 rispondi a Emilia dimitri

    Togliersi la maschera per un uomo come lui equivale solo e soltanto ad essere onesto Malgrado sembri tutto molto sgradevole posso assicurare che ho conosciuto pochi uomini generosi e buoni come lui... Mi dispiace tantissimo e spero che riesca a farsi aiutare e a risalire a capo della sua brillante mente

  • Egidio Pertoso
    ven 28 maggio 2021 02:53 rispondi a Egidio Pertoso

    Speriamo che con tutti i depressi in giro non si assista a sfilate ed esibizioni di cose sconce: ci mancherebbe solo questo e poi le abbiamo viste tutte e tutti!

  • Alessandra Moscogiuri
    ven 28 maggio 2021 01:50 rispondi a Alessandra Moscogiuri

    Consiglio caldamente a qs Signore di farsi curare da uno psichiatra. Il mea culpa che ha fatto è poco efficace

  • Realtà
    ven 28 maggio 2021 12:03 rispondi a Realtà

    Certo che la gente é cattiva e si ostina nel criticare senza comprendere magari la depressione (che altera le facoltà mentali.....per chi non lo sappia). L imprenditore magari sta dicendo il tutto con sacrosanta sincerità. Per la cattiveria della gente che non sa perdonare Dio ci ha punito con un primo assaggio di Pandemia.ovvio che chi ha commesso reati deve pagare ma perché torturare ancora la persona. Che diritto avete? In generale la Gente é cattiva ed invidiosa

  • betty
    ven 28 maggio 2021 10:53 rispondi a betty

    non ho capito! hai perso la cognizione della realtà con l'uso di marijuana? ma mi faccia il piacere...vergognati e basta!!!

  • claudia
    ven 28 maggio 2021 09:20 rispondi a claudia

    No, non è "un' atto che ha già pagato con il gesto di togliersi la maschera pubblicamente con un gesto di autopunizione ". Troppo facile. Il tentativo di passare per vittima è patetico. Ha commesso dei reati e dovrà subirne le conseguenze

    • roberto piras
      dom 30 maggio 2021 04:23 rispondi a roberto piras

      SE LEGGE CON ATTENZIONE FORSE FORSE... «Che non vuole essere una dichiarazione in mia discolpa – precisa -, perché per quel che concerne gli aspetti giudiziari ci penserà nelle opportune sedi il mio avvocato Alessandro Cavallo a cui ripongo massima fiducia».

    • Giancarlo
      sab 29 maggio 2021 02:29 rispondi a Giancarlo

      Mi chiedo se si "esibisse" una signora, se sarebbe così spregelvomente aggressiva come in questo caso.

  • Giuseppe Dattis
    ven 28 maggio 2021 09:05 rispondi a Giuseppe Dattis

    Santo non è chi non cade mai , Ma chi cade e imparando dai propri errori si rialza

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