
Un grave episodio intimidatorio ha scosso la città di Grottaglie nella notte tra giovedì e venerdì: l’auto dell’assessore comunale all’ambiente, Maurizio Stefani, è stata distrutta da un incendio di probabile natura dolosa. Le fiamme si sono propagate rapidamente, raggiungendo anche la facciata della palazzina in cui l’amministratore vive con la propria famiglia.
L’allarme è scattato poco dopo la mezzanotte. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, che hanno domato il rogo evitando conseguenze ancora più gravi. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma l’abitazione ha subito danni e, soprattutto, momenti di forte tensione per i residenti.
Sull’episodio indagano le forze dell’ordine, che stanno raccogliendo elementi per chiarire l’origine del rogo e identificare eventuali responsabili. Al momento non si esclude la matrice intimidatoria, considerata la carica pubblica ricoperta da Stefani.
A denunciare l’accaduto è stato il sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò, che in un messaggio pubblico ha espresso solidarietà e vicinanza all’assessore e alla sua famiglia. “Un gesto vile e pericoloso – ha dichiarato – che ha messo a rischio non solo l’incolumità di Maurizio, ma anche quella dei suoi cari e dei vicini. Poteva essere una tragedia.”
Il primo cittadino ha poi lanciato un appello all’intera comunità, sottolineando come l’attacco non colpisca solo un singolo, ma l’intero tessuto democratico cittadino: “Colpire un rappresentante istituzionale significa tentare di minare il senso stesso delle istituzioni. Ma non ci faremo fermare. Risponderemo con fermezza e determinazione.”
Nel suo intervento, D’Alò ha anche puntato il dito contro il clima crescente di aggressività che si registra sui social, dove – ha detto – “la violenza verbale rischia di tradursi in atti concreti”. E ha invitato a un ritorno al rispetto e al confronto civile: “Le idee si discutono, non si bruciano. Le persone si ascoltano, non si minacciano.”
L’intera amministrazione comunale si è stretta attorno all’assessore, condannando con forza l’accaduto e rinnovando l’impegno per una città più sicura, coesa e libera da ogni forma di intimidazione. Le indagini sono tuttora in corso.
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