
Per Manduria e i manduriani, la Giornata della memoria che ci celebra oggi, si farà altrove. Non di certo nella città messapica, perché per commemorare le vittime dell’Olocausto, l’amministrazione comunale ha deciso (ancora una volta) di organizzare un autobus per portare i cittadini a Lecce, al museo ebraico e al MAiDE Art Gallery. Nulla, invece, per esaltare la sua città che, ugualmente se non di più, trasuda di cimeli e luoghi ebraici da ricordare e apprezzare. Il ghetto, la Sinagoga, rarissimi in Puglia per non parlare dell’ex deportata Elisa Springer che qui ha vissuto lasciando luoghi e testimonianze (la sua casa, la sua tomba per dirne due) oramai dimenticati.
Anche artisti manduriani, evidentemente non trovando ospitalità qui a Manduria, si esibiscono fuori città, in giro per la Calabria e la Puglia.
Come i Cantacunti, la compagnia di cantastorie di Manduria, che ha annunciato quattro appuntamenti in occasione del 27 gennaio, tutti in Calabria: dall’isola di Capo Rizzuto a Crotone, negli istituti scolastici e nelle piazze calabresi. Il contributo cantautorale dei manduriani si chiamerà Voci della Memoria: «Non concerti, non mere esecuzioni musicali, ma una parziale restituzione di un debito di memoria», dice Gianni Vico, leader del gruppo, che in Calabria con la formazione storica composta da Maria Rosaria Coppola alla voce narrante, Roberto Bascià alla chitarra e al mandolino e Antonio Libardi al flauto traverso, presenterà uno spettacolo dedicato proprio, guarda un po’ a Elisa Springer. “Questo lavoro – spiga Vico - è cominciato proprio con Elisa Springer al nostro fianco in un suggestivo alternarsi tra racconti di una delle voci più autentiche dei fatti del secolo scorso e la nostra musica, in una serie di appuntamenti che hanno toccato, oltre la Puglia, anche la Sicilia, soprattutto nelle scuole”.
Anche per l’attore manduriano Cosimo Claudio Carrozzo la giornata della memoria di oggi sarà celebrata fuori Manduria, a Nardò in particolare, al Theatrum comunale mettendo in scena lo spettacolo dal titolo “Processo a Dio - Due atti di Stefano Massini“. «A malincuore però - racconta l'artista messapico molto noto in città e in tutta Italia per le sue apparizioni filmiche nelle emittenti nazionali -, perché ci siamo messi in contatto con tutti i licei e parrocchie della nostra città, ma ci hanno risposto che sarebbe stato bello, se solo ci fosse l’interesse per l’argomento da parte del comune stesso». Insomma saranno fortunati i leccesi ad accogliere i 53 manduriani che saliranno sul bus della memoria organizzato dall’amministrazione del sindaco Pecoraro, i calabresi e i neretini per gli spettacoli a loro proposti da artisti manduriani, mentre Manduria attenderà il ritorno del pullman dei suoi 53 trasfertisti in quel di Lecce.
Marzia Baldari
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