Arnò: buona musica per superare questi momenti bui. Ma il sindaco ha detto No!

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Arnò: buona musica per superare questi momenti bui. Ma il sindaco ha detto No! | © n.c.

Le sue musiche e il suo talento sono servite per le campagne pubblicitarie di praticamente tutti i più grandi marchi nazionali e internazionali da Barilla a Bmw, Peugeot, Tim, Campari, Coca Cola, Poste Italiane, Sky, Nike, Nespresso, Armani, Averna, e tantissime altre. Insomma, se non tutti, sicuramente i più importanti. I suoi arrangiamenti e produzioni sono serviti ad artisti del calibro di Ornella Vanoni, Paolo Sorrentino, Malika Ayane, Giuliano Sangiorgi; ha diretto l’orchestra di Sanremo per Tricarico e Raphael Gualazzi. Ha preso il diploma di laurea in jazz a Boston, il diploma glielo ha consegnato Quincy Jones in persona. E tanto, tanto ancora.

Eppure, per le strade della sua città di origine, Manduria, non può diffondere musica a basso volume per infondere serenità in questo periodo così buio per tutti. Il Comune ha detto di no!

È l’ultima porta sbattuta in faccia a Ferdinando Arnò dall’amministrazione comunale del sindaco Pecoraro e del suo gruppo cultura che hanno respinto la proposta del maestro: girare con la sua Fiat Panda per le vie della città diffondendo musica da un megafono. Un’idea originalissima che quant’anche non fosse apprezzata, sicuramente non avrebbe potuto nuocere a nessuno. A sue spese e senza chiedere niente, avrebbe guidato lui stesso la macchina e lui stesso avrebbe scelto le melodie da diffondere, ogni lunedì mattina per quattro lunedì di seguito. «Ad un volume di 60db», cioè basso, si precisava nella domanda.

Niente da fare. «Il comune di Manduria non è dotato di regolamento atto a disciplinare le richieste di pubblicità fonica». (Ma quale pubblicità? Musica, semplicemente musica! NdR). Così hanno risposto dal Comune di Manduria che per rafforzare il diniego hanno richiamato una fantomatica «normativa nazionale e regionale».

Ci sarebbe da chiedere a chi amministra questa triste città: quale regolamento?, quale normativa nazionale o regionale? Ma non lo facciamo, non serve. Ci basta ricordare a noi stessi la naturalezza e, vivaddio, normalità con cui i venditori ambulanti, in tutti i paesi compreso Manduria, diffondono musica tra un annuncio di vendita e l’altro dei propri prodotti. Senza regolamento o normativa alcuna. Semmai pagando i diritti d’autore alla Siae. Ma questo, alla burocrazia del sindaco commercialista, è sfuggito inserirla tra i ridicoli motivi ostativi dell’iniziativa di Arnò.

Nazareno Dinoi

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