
Il depuratore di Manduria non produce cattivi odori. L’impianto funziona correttamente ed è costantemente monitorato: dalle verifiche di processo e dai controlli analitici condotti con assidua frequenza, sia a cura di questa Società sia delle autorità competenti, le performance del sistema risultano pienamente conformi ai parametri di legge e di eccellenza tecnica.
L’affermazione secondo cui sussisterebbero “miasmi provenienti dal depuratore”, che “sono tornati i miasmi notturni e da giorni esasperano residenti e villeggianti per la puzza proveniente dal depuratore” non è supportata da riscontri concreti. L'attribuzione al depuratore di “odori nauseanti che impediscono di vivere gli spazi all’aperto e costringono le famiglie a barricarsi in casa, vanificando il senso stesso di villeggiatura in una delle zone più belle del litorale ionico” è priva di fondamento. Sottolineiamo con chiarezza che l’impianto è monitorato e controllato, al contrario di altre potenziali fonti emissive non gestite da AQP.
Non si rileva infatti alcuna criticità riconducibile all’impianto e ad oggi non è pervenuta ad AQP nemmeno una segnalazione. Anche nei sopralluoghi di organismi territoriali non è stata riscontrato alcun odore ed anzi la loro assenza. I sistemi di copertura e trattamento aria sono attivi e regolarmente funzionanti; non necessitano di alcuna ulteriore ‘barriera’ o misura. Inoltre, non sussiste alcun dubbio né sotto il profilo urbanistico né sotto quello ambientale: l’impianto è stato progettato e realizzato in conformità alle normative vigenti, con le più avanzate tecnologie a garanzia della tutela del territorio e delle comunità che lo vivono.
Tutti i controlli analitici condotti, sia internamente sia da enti esterni, confermano che l’impianto è perfettamente in linea con i parametri ambientaliprevisti. È garantito il trattamento ottimale dell’acqua e dell’aria, nel pieno rispetto delle autorizzazioni ambientali. Non risultano criticità né all’interno né nei pressi dell’impianto e non sussistono problematiche sull'area costiera.
L’esattezza delle informazioni è un valore essenziale per AQP, soprattutto quando si parla di presidi pubblici a servizio della collettività e a tutela dell’ambiente. Per questo motivo, l’Azienda continuerà a operare con la massima trasparenza e rigore, affinché il dibattito pubblico possa fondarsi su dati certi e verificabili.
Il depuratore – caratteristiche tecniche
- L’impianto è dotato di un processo depurativo a fanghi attivi, nel quale i liquami grezzi sono preventivamente assoggettati a trattamento preliminare di grigliatura e dissabbiatura, per essere avviati alla fase biologica aerobica, quest’ultima preceduta da una fase anaerobica e da una anossica, e quindi alla sedimentazione secondaria. Successivamente il refluo è sottoposto ad un trattamento di ultrafiltrazione che unitamente all’azione disinfettante dei raggi UV, prima del ritorno in natura, garantisce una efficiente riduzione della carica batterica e delle particelle sospette, rispettando sia i valori fissati dal D.Lgs.152/06 sia quelli stabiliti dal D.M. 185/03.
- Oltre a possedere un sistema di monitoraggio dei reflui in ingresso e in uscita, è stato realizzato con una serie di ridondanze impiantistiche in modo da garantire sempre il rispetto dei parametri tabellari di legge, ovvero riutilizzare i reflui nel massimo rispetto del pregiato contesto ambientale in cui opera, in particolare:
- Il depuratore non è dotato di bypass dalla sezione di testa alla sezione di coda, ovvero non è possibile, neanche inavvertitamente, dirottare il refluo grezzo sulla sezione di uscita;
- È caratterizzato da due linee indipendenti per i pretrattamenti, tre linee indipendenti per il comparto biologico e due linee indipendenti per la sezione di ultrafiltrazione a membrane. Non è ipotizzabile vista la configurazione d’impianto (linee indipendenti e modulari) che tutte le linee vadano in disservizio contemporaneo;
- Qualora fosse indisponibile l’ultrafiltrazione, il comparto biologico e la sedimentazione secondaria sono in grado, in ogni caso, di produrre acque conformi ai livelli qualitativi di cui alla Tab.4 del D.Lgs. 152/06;
- La linea fanghi del nuovo depuratore è stata dimensionata con la stessa logica della linea acque, in termini di ridondanza infrastrutturale ed elettromeccanica, per cui non si ipotizzano fermi impianto tali da pregiudicare la funzionalità di trattamento;
- Sia il nuovo depuratore sia il rilancio dal vecchio depuratore di Manduria sono dotati di gruppi elettrogeni di emergenza dimensionati per sostenere la sezione di pretrattamento, le linee biologiche, la sedimentazione secondaria ed il sollevamento finale.
Alessandro Di Pierro Service comunicazione, comunicazione e media Acquedotto Pugliese S.p.A.
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