
A Manduria si contribuisce a complicare le cose e rendere sempre più difficoltosa l’interpretazione delle normative in materia di contenimento pandemico. È di ieri, infatti, la pubblicazione di un’ordinanza sindacale firmata dal commissario Luigi Cagnazzo che ana tutte le precedenti in materia di chiusura degli esercizi commerciali. L’atto sindacale ana, tra le altre, l’ultima ordinanza dell’8 aprile che prolungava di un’ora l’orario di chiusura degli esercizi di vendita e impediva l’apertura nei giorni festivi ad eccezione delle farmacie e parafarmacie.
Piuttosto che costringere i cittadini e in particolar modo gli esercenti a reperire il decreto del presidente del consiglio dei ministri dell’11 marzo scorso, sarebbe opportuno, per evitare incomprensioni, che i dirigenti comunali e il Coc, informassero compiutamente i manduriani su alcuni quesiti non di scarsa importanza: a Pasqua negozi aperti o chiusi? E le edicole con i tabacchi? Secondo la precedente ordinanza anata ieri, i negozi alimentari dovrebbero restare chiusi ed anche le edicole (un edicolante per questo è stato anche multato dopo la prima ordinanza anche questa anata con quest’ultima di ieri). Si attendono chiarimenti.
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4 commenti
Pietro Scrimieri
sab 11 aprile 2020 08:36 rispondi a Pietro ScrimieriA dimostrazione che i Signori Commissari del Comune di Manduria sono assenti arrivano altre DISPOSIZIONI. Cioè, i Supermercati I negozi alimentari in genere apriranno la mattina alle 8,00 e chiusura alle 21,00! Ma quasti sono PAZZI? Vogliono che la PANDEMIA si estenda x tutta la città? E Cmq alla gente che opera in questi esercizi ci pensano? Oppure l'hanno fatta a DISPETTO x le nostre lamentele della loro assenza e VOGLIONO PUNIRCI? A voi le risposte! ????????
Pinuccio
sab 11 aprile 2020 04:54 rispondi a PinuccioEgr. sig Scrimieri, acclarata la NON presenza attiva dei nostri commissari, conviene spendere qualche parola riguardo l'allargamento degli orari di apertura degli esercizi commerciali. Và da se che , data per scontata ( numericamente) la platea delle persone che per necessità si recano ad aquistare beni di prima necessità, se si restringe l'orario, si aumenta il rischio di creare file. I due dati dovrebbero essere inversamente proporzionali.......o no? L'equazione meno tempo di apertura meno persone ( e quindi meno possibilità di contagio) non regge, anzi......Cordialità e buona Pasqua.
giorgio sardelli
sab 11 aprile 2020 06:06 rispondi a giorgio sardellicaro pinuccio non è come dici, meno orari di apertura significa meno gente in giro perché se il super mercato so che chiude alle 20,30 uno esce di casa con la scusa di fare la spesa ma poi va in giro sino alle 21,00 e cosi più possibiltà di contagi altrimenti perché chiudere del tutto attività meno bisognose a quel punto basterebbe rispettare le regole lasciare tutto aperto e Manduria era già tutta contagiata questa bestia per adesso si combatte non uscendo di casa o il meno possibile
Pinuccio
dom 12 aprile 2020 09:23Caro Giorgio, permettimi di dissentire. E' ovvio che io mi riferivo alla gente con Q.I. almeno nella media e non inferiore. Quelli che al posto del cervello hanno un terreno incolto, la passeggiata trovano sempre il modo per farla, a prescindere dagli orari dei supermercati , vedi col cane.....ecc ecc...Buona Pasqua.