Giovedì, 7 Agosto 2025

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Dura critica del consigliere Sammarco

Alleanza civica popolare: quella ridicola ordinanza del sindaco sulle blatte

Domenico Sammarco Domenico Sammarco

L’Amministrazione Pecoraro si distingue ancora una volta per la sua totale incapacità di gestire l’emergenza blatte che sta soffocando Manduria, scaricando sempre sui cittadini la responsabilità delle proprie inadempienze. Nulla di nuovo all’orizzonte, se non fosse che si gioca con le tasche dei cittadini.

Con l’ordinanza sindacale n. 228 del 6 agosto 2025, il sindaco scarica sulle famiglie oneri insostenibili, costringendo ciascuno di noi a sobbarcarsi costi di disinfestazione privata, sigillatura di canalizzazioni secondo standard precisi, stuccatura di crepe su muri e pavimenti, controllo degli scarichi e tanti ulteriori obblighi, il tutto da effettuare “entro e non oltre il 15 agosto 2025” – pena sanzioni che arrivano fino a 500 € per ogni presunta “inosservanza”.

Nel frattempo, strade, caditoie e giardini pubblici restano in balìa delle blatte, perché nessun intervento straordinario è stato realmente messo in atto dall’amministrazione Pecoraro nei tempi dovuti e giusti, sulle reti fognarie comunali o sulla vigilanza sanitaria: un paradosso che rasenta il grottesco. La beffa consiste nel far finta di agire, scaricando le colpe sulla cittadinanza, senza preoccuparsi minimamente di attuare le azioni di disinfestazione nei tempi dovuti, o potenziare i mezzi e il personale che dovrebbero operare nelle aree comuni. E tra l’altro, il Sindaco emette tale carico sui cittadini, guardandosi bene di addebitare responsabilità e caricare obblighi in capo all’AQP che invece avrebbe dovuto intervenire, anch’essa per tempo ed in modo adeguato, per la disinfezione e delarvizzazione del terribile fenomeno.

Un’Amministrazione che impone responsabilità prive di alcun fondamento pratico tenta di travestire l’inefficienza in rigore: ma non c’è decreto che riesca a rendere credibile un’amministrazione che da quattro anni non riesce neppure a riparare una grondaia o a bonificare un tombino come si deve. È questa trascuratezza, non le case dei cittadini o i sacchi dell’immondizia lasciati fuori orario, la vera causa dell’infestazione che attanaglia la nostra Città.

Come al solito, si poteva operare in maniera diversa. Sicuramente attivare, per tempo, con costante programmazione, le operazioni di disinfestazione e poi, eventualmente, ipotizzare di richiedere interventi ai cittadini, incentivandoli attraverso riduzioni delle imposte locali, non certamente minacciando sanzioni.

I manduriani non meritano di essere tartassati con multe e adempimenti tecnici di cui si fa beffa chi ha il compito di garantire il benessere collettivo. È giunto il momento che l’amministrazione abbandoni l’arte dello scaricabarile e si assuma pubblicamente le proprie responsabilità, predisponendo – finalmente – interventi concreti e coordinati nelle aree pubbliche, prima di infliggere ulteriori misure vessatorie a chi, con fatica, cerca solo di non vedere la propria casa invasa dai parassiti.

Il consigliere comunale  Domenico Sammarco (Alleanza civica popolare: Manduria Migliore/Federcivica/Puglia Popolare)

 

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