
Da martedì prossimo all’ospedale di Manduria sarà attivo un reparto no-Covid. Sarà un presidio multi specialistico dedicato a patologie sia mediche interniste sia chirurgiche ed ortopediche. E sarà il primo passo verso il ritorno alla normalità. Questo è stato assicurato dal direttore sanitario generale della Asl di Taranto, Gregorio Colacicco, agli esponenti politici di Fratelli d’Italia protagonisti ieri di un sit-in davanti al Marianna Giannuzzi organizzato proprio per accendere i riflettori sul presidio Messapico unico, insieme al San Marco di Grottaglie, ad essere stato completamente dedicato alla pandemia e al ricovero di pazienti positivi al coronavirus.
La delegazione di Fd’I composta dal consigliere regionale Renato Perrini e dal coordinatore provinciale e sindaco di Sava, Dario Iaia (con loro il vicesindaco di Avetrana Alessandro Scarciglia, quello di Maruggio Giovanni Maiorano e il consigliere comunale di Manduria, Roberto Puglia), non ha potuto incontrare la direttrice sanitaria del presidio, Irene Pandiani, assente giustificata. Così il consigliere regionale Perrini che è anche vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale, si è messo in contatto telefonico con il direttore Colacicco intrattenendo con lui un colloquio diffuso in vivavoce e quindi ascoltato da tutti.
Così il responsabile della sanità ionica ha rassicurato il suo interlocutore sul rispetto di quanto precedentemente detto dal direttore generale Stefano Rossi e dallo stesso assessore alla Salute della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco.
In merito ad un documento circolato nei giorni scorsi secondo il quale il Giannuzzi sarebbe stato trasformato in ospedale misto con 32 posti letto Covid e 30 no-Covid e quindi senza più ritorno dei reparti autonomi di medicina, chirurgia, nefrologia, ortopedia e cardiologia, Colacicco ha giurato che quel piano sarebbe stato superato da uno nuovo il cui percorso inizierà, appunto, martedì. In questa fase, l’attuale reparto Covid situato al quarto piano sarà sempre disponibile per le patologie virali con dieci posti letto.
Il confronto con i politici presenti è servito poi a mettere sul tappeto altri problemi che riguardano l’aspetto assistenziale della popolazione. È così emerso il problema della soppressione dell’hub vaccinale distrettuale di Manduria che costringerà i residenti dei sette comuni del comprensorio orientale della Asl a recarsi a Taranto per la somministrazione della seconda dose del vaccino anti Covid. «Un disagio inconcepibile soprattutto per le persone anziane», ha detto il sindaco Iaia che ha tirato fuori una circostanza ancora più preoccupante. «Ci è giunta voce – ha detto il primo cittadino savese – che è già nato un giro speculativo di chi si propone di accompagnare a Taranto le persone in difficoltà facendosi pagare sino a 40euro». Ancora peggio un altro aspetto ricordato sempre da Iaia: «molti anziani rinunceranno alla seconda dose e questo non può accadere».
I manifestanti si sono lasciato con l’impegno di ritornare quando i programmi annunciati non dovessero concretizzarsi.
Nazareno Dinoi
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
4 commenti
Gregorio
dom 6 giugno 2021 08:39 rispondi a GregorioPandiani e Pecoraro si sono dati irreperibile,. Chissà il perché????
Tony
sab 5 giugno 2021 01:30 rispondi a Tonyquanti siti belli venite solo x fare passerella tornate al vostro paese non abbiamo bisogno di voi cari fratelli d Italia
Gregorio
sab 5 giugno 2021 06:06 rispondi a Gregorio... ma!! Pecoraru nó sapi parlari? Tuttu sobbra a Facebook tici ?? O si vergogna?? Ahh! Essendu “ragionieri” parla soltantu ti ??????tassi !!!
Manduriano
sab 5 giugno 2021 03:03 rispondi a Mandurianocaro Gregorio, il sindaco parla tramite il suo staff pagato con i nostri soldi, altrimenti a che serve???? Che schifo.