Il film ruota attorno alla figura della filosofa Ipazia, ambientato nell' Alessandria d'Egitto del 391 dopo Cristo. Ipazia è un'erede della cultura greca, rappresenta un'evoluzione della civiltà in quanto figura di spicco femminile ed occupa una posizione privilegiata nell'ambiente culturale alessandrino. Tiene numerose lezioni di scienza e filosofia e numerosi sono anche i suoi allievi, tra cui il suo schiavo Davo, segretamente innamorato di lei. Si diffondono presto i parabolani cristiani, bruciando la biblioteca di Alessandria e mettendo in fuga i pagani che non hanno saputo porre freno al dilagare di questa nuova corrente religiosa. Scoppia una vera e propria persecuzione nei confronti degli abitanti di Alessandria e in questa marmaglia di gente che cerca di imporre il proprio credo religioso, l'integrità della filosofa resta ben salda e radicata nella cultura secolare che insegna ai suoi allievi. Accusata di non essere un'autentica amante della filosofia, in quanto non cede alle minacce dei cristiani, Ipazia rischia di essere uccisa. Immersa in uno scenario di pura follia e fanatismo, questa figura risalta agli occhi dello spettatore per lo spirito democratico che a suo modo vorrebbe dimostrare, tuttavia viene soffocato dall'ipocrisia sovrana dei cristiani: questi capiscono subito che il terreno fertile sono gli schiavi e li incitano contro i propri padroni, fomentando l'odio che plebei e schiavi nutrono nei confronti di politici, maestri e filosofi. I cristiani inneggiano tanto al diritto di libertà che finiscono con l'ammazzare ogni pagano che vuole conservare il suo credo religioso. La figura di Ipazia, brillantemente rappresentata dalla bellissima Rachel Weisz, mostra come sia sottile talvolta il confine tra credo religioso e cultura filosofico-scientifica. Il film vuole vedere questa triste parte della Storia con gli occhi di un pagano, con quegli occhi che hanno dovuto adattarsi ad una irrompente e sconosciuta religione; che hanno dovuto rinunciare alle proprie radici e alla funzionante democrazia alla maniera degli Ateniesi, per diventare dall'oggi al domani "liberi cristiani". Riusciamo a capire che gli schiavi siano stati l'anello debole che ha permesso il dilagarsi di un'epidemia come la religione cristiana che ha spazzato via secoli di cultura e filosofia greca, per lasciare spazio ad un ipocrito sogno di libertà. La Storia ha dimostrato quanto questa libertà sia stata realmente cercata e rispettata dai cristiani. La Storia continua a dimostrare come il potere del carisma sia più convincente del potere della verità, della cultura, del lavoro e della libertà del popolo. Voto 8 e brindiamo al carisma dei personaggi che ci governano politicamente e religiosamente facendo a pezzi la nostra società. Desiré Dimitri Titolo originale: Agora Regia: Alejandro Amenàbar Paese: Spagna Anno: 2009 Durata: 128' Genere: Storico Cast: R. Weisz, M. Minghella, O. Isaac, A. Barhom, M. Lonsdale, R. Evans
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1 commento
Franco
mar 23 aprile 2013 10:21 rispondi a FrancoNiente di che. film un po' noioso. ciao