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MANDURIA - Un uomo di 50 anni di Lizzano, è stato morso da una vipera mentre raccoglieva asparagi nelle campagne del suo paese. Il veleno, inoculato dal rettile attraverso un solo foro sulla mano destra, ha fatto effetto rapidamente dando appena il tempo alla vittima di recarsi da solo al pronto soccorso dell’ospedale di Manduria dove ha avuto una grave crisi respiratoria costringendo i medici ad intubarlo. E’ successo alle 14,30 di ieri.
Il cinquantenne, ricoverato con la riserva di prognosi nella rianimazione dell’ospedale messapico, si è presentato al pronto soccorso con una grossa vipera, viva, che aveva messo in una bottiglia di plastica per farla vedere ai medici (nella foto). «Sono stato morso mentre raccoglievo asparagi», ha detto allo sbalordito infermiere dell’accettazione poco prima di perdere i sensi. Portato nella sala delle urgenze con il codice rosso, il lizzanese ha raccontato di aver avvertito un forte bruciore alla mano destra mentre tagliava un asparago e di essere riuscito ad afferrare la vipera che lo aveva morso rinchiudendola in una bottiglia di plastica.
Guidando la propria auto, si è poi diretto a Manduria portando in ospedale il serpente per verificarne la pericolosità. In effetti, si trattava di una vera vipera adulta, di medie dimensioni, lunga circa mezzo metro e velenosa. La conferma è stata data dagli specialisti del centro faunistico di Calimera dove il personale del pronto soccorso ha inviato la foto dell’animale. Dopo pochi minuti dal suo arrivo, l’uomo ha avuto una reazione di shock con difficoltà respiratoria.
Intubato e assistito meccanicamente, è stato poi ricoverato nella rianimazione dove gli è stata infusa una dose di siero antiofidico (antidoto). Fortunatamente la quantità di veleno assorbito dall’uomo è stata la metà di quella potenzialmente disponibile dal serpente che è riuscito a mordere con uno solo dei due appuntiti denti. Assicurato il paziente ai rianimatori, i sanitari del pronto soccorso si sono occupati del rettile rinchiuso ermeticamente nella bottiglia che rischiava di morire asfissiato. Dopo aver praticato dei piccoli fori permettendo l’areazione, il medico di turno ha attivato il servizio veterinario della Asl che ha inviato un veterinario a Manduria.
Nel frattempo il direttore del pronto soccorso, Francesco Turco, ha preso accordi con il responsabile del centro di Calimera concordando l’invio della vipera affidata agli agenti della polizia urbana del comune di Manduria su disposizione dell’assessore Massimiliano Rossano. I vigili urbani hanno consegnato il serpente ai responsabili dell’osservatorio faunistico salentino che dopo un periodo di osservazione lo immetteranno nuovamente nel suo habitat naturale. Questa specie velenosa è attiva da maggio a settembre e per il resto dell’anno va in letargo. L’innalzamento anticipato delle temperature è stata quindi la causa del rarissimo caso registrato ieri. In serata le condizioni del cinquantenne, mantenuto in coma farmacologico, erano stazionarie.
Nazareno Dinoi
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