
L’AQP, che gestisce per conto della Regione Puglia il servizio di erogazione dell’acqua, ha chiuso il bilancio in positivo. Non sembra, comunque, disponibile a rinunciare all’utile di gestione così come previsto dall’esito referendario. La riduzione della tariffa, pertanto, molto probabilmente, non ci sarà. Sarebbe, invece, auspicabile stornare l’utile nell’ulteriore miglioramento delle condotte esistenti e nella realizzazione di nuove. Un aumento del 7% ( tanto sembra essere l’utile di gestione) in investimenti equivale ad un altrettanto aumento di economia ed occupazione. Si potrebbe portare, ad esempio a Manduria, l’acqua nella zona costiera oltre a completare alcune sacche della città. Alcuni decenni fa l’acqua al mare la si poteva avere a costi accessibili. Da un po’ di anni il costo è lievitato in modo eccessivo ed oggi per avere un “viaggio d’acqua” da 60 quintali bisogna pagare 30 euro. L’acqua che sembrava molto disponibile, inesauribile e poco costosa, oggi, ci si è accorti che non è più così e non può più essere sprecata. L’acqua viene utilizzata per il 50% dal sistema industriale e dal 25% dall’agricoltura. Il restante 25% è utilizzato dalle famiglie. Agli industriali va obbligato l’uso del recupero e del riciclo; agli agricoltori vanno ricordate tecniche di aridocoltura, uso di colture tipiche del territorio, evitare le forzature e produrre secondo stagione; la famiglia va rieducata. Alle famiglie, specialmente se si apprestano ad andare al “mare di Manduria”, atteso che l’acqua ci costa 50 €cent/qle, va ricordato di rispettare e utilizzare l’acqua con maggior accortezza specialmente per l’uso personale. Ricordiamo, inoltre, che l’acqua una volta utilizzata viene scaricata in rete fognante e ……..in mare. Per quest’ultimo aspetto (depurazione e inquinamento ambientale) consiglieremo a breve. Siamo chiamati a risparmiare acqua, sempre, comunque e ovunque.
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2° ECO-consiglio per l’estate
Senza essere frainteso è possibile iniziare a risparmiare acqua lavandosi diversamente, ovvero di meno, mi spiego. I lavori sono diventati più protettivi, quindi ci si sporca di meno e si suda di meno. Non c’è la necessità di esagerare con bagni e docce. Da preferire, comunque, le docce. L’uso dei miscelatori e diffusori consente di ridurre sprechi e consumo inutile di acqua. In bagno sarebbe inoltre auspicabile l’uso di vaschette a erogazione differenziata. In cucina la lavastoviglie va usata a pieno carico e i lavaggi a mano a bassa erogazione di flusso. Frutta e verdura lavarla in una scodella: un rubinetto aperto comporta un flusso di 20 litri al minuto! Si può risparmiare acqua anche attraverso uno stile di vita più consapevole e responsabile. Possiamo recuperare l’acqua di cottura e far cuocere altri cibi e questa raffreddata può essere utilizzata per innaffiare in giardino. Un tempo l’acqua piovana veniva raccolta e intesa come acqua potabile, allora non c’era l’acquedotto. Oggi l’acqua piovana possiamo raccoglierla e destinarla comunque per uso civile non alimentare. L’Unione Europea ha promosso un progetto per l’educazione nella gestione dell’acqua urbana, il progetto è conosciuto con l’acronimo SWITCH (Sustainable Water Management Improves Tomorrow’s Cities’Health = Migliora la gestione sostenibile delle acque e la salute del cittadino di domani)
Pompeo Stano responsabile di economia agro-ambientale Federazione VERDI Manduria
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