Sabato, 27 Aprile 2024

Riflettori su ...?

Salviamo la chiesa del Carmine

Salviamo la chiesa del Carmine Salviamo la chiesa del Carmine | © n.c.

(Prendendo spunto dalla recente polemica sui fuochi d’artificio dalla Chiesa del Carmine). “Perché non ha più scritto un libro?”, chiede la Santa, nel film “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, allo scrittore Jep Gambardella, impersonato dal grande attore Toni Servillo; replicando in una maniera quasi sconfortata ascoltiamo: “Cercavo la grande bellezza, ma non l’ho trovata”; ed ecco che la Santa, prontamente, ribatte con un interrogativo a cui fornisce, all’istante, la risposta: “Sa perché io mangio solo radici? Perché le radici sono importanti!”

Già! Le radici sono importanti, in modo particolare quelle che ci legano al nostro passato, in questo caso artistico, che nella nostra bellissima Manduria sono, ci duole dirlo, in totale sfacelo.

Questo nostro pensiero, permetteteci di definirlo tale, è scaturito dallo stato di abbandono ed evidente trascuratezza di una delle più belle perle e bellezze ecclesiastiche tardo-barocche presenti nel nostro paese, ci riferiamo precisamente alla Chiesa del Carmine o delle Scuole Pie, come conosciuta da molti manduriani.

Nonostante la sua presenza nel cuore pulsante cittadino, pochi si son accorti o fan finta di non vedere il degrado assoluto in cui versa questo bellissimo Tempio.

Ponendo i nostri occhi sul maestoso frontespizio della Chiesa ci si rende subito conto del forte decadimento ed usura causata dal Tempo che han subito: la facciata, le statue poste nelle nicchie laterali al portone d’ingresso, i simulacri situati sulla balaustra e quelli “vergognosamente ingabbiati”, perché totalmente danneggiati, collocati sul timpano della Chiesa.

Sventuratamente il deterioramento della Chiesa non finisce solo qui, ma si riscontra anche all’interno del sacro edificio, dove son ubicate le magnifiche quarantadue tele, di ispirazione caravaggesca e scuola napoletana dei Bianchi, difatti sono in precarissime condizioni, la maggior parte di esse, sono in taluni punti divelte, in tal altre tarlate, ed in tutte si nota un forte scolorimento che risalta agl’occhi anche del “non esperto” in campo artistico.

A ciò si aggiungono, inoltre, gli affreschi posti all’interno sulla cupola della Chiesa, alcuni son sbiaditi, ed altri sembrano, del tutto scomparsi; questo perché, per molti, tanti e troppi anni sulla sommità della cupola v’erano delle piccole crepe che facendo penetrare l’acqua piovana han fortemente danneggiato quest’ultimi; ecco perché proprio per non compromettere ancor di più il depauperamento degli affreschi, la piccola, anziana ed audace confraternita, ha dovuto ricorrere ai ripari, con le pochissime e proprie risorse, riparando la cupola con tecniche non propriamente idonee per un edificio di sì grande antichità e bellezza.

Ci preme sottolineare, per di più, che dati i cambiamenti climatici che subiamo noi tutti, oramai da svariati anni, basti rammentare la tromba d’aria che ha colpito la Chiesa di San Michele Arcangelo circa tre anni orsono, la situazione esecrabile della facciata è anche un pericolo per la gente; ecco perché ci domandiamo se dobbiamo aspettare un altro evento simile, che metta in pericolo non solo la vita della gente ma anche renda vano il recupero di un tale capolavoro architettonico per sempre.

Ci chiediamo, stantibus sic rebus, perché tanta inerzia nel restauro da parte di coloro i quali dovrebbero istituzionalmente occuparsene, ma ancor di più come mai nessuna associazione culturale cittadina, ente o persona “filantropica”, partito, ed amministrazione comunale sinora non si siano resi conto di tale situazione?

Nell’attesa delle tante risposte, che forse non arriveranno mai, lanciamo un accorato appello a tutte le persone di “buona volontà ed amanti dell’arte” presenti non solo nel nostro territorio ma anche altrove affinché si mobilitino per salvare il sacro edificio. Urge un serio e completo restauro di tutto il tempio sia esternamente sia internamente; bisogna recuperare tale bellezza prima che sia troppo tardi poiché non si tratta solo di un semplice luogo di culto ma di un patrimonio artistico-storico di inestimabile valore per tutta la nostra città. 

 

Simone Faiella

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA

3 commenti

  • residente
    lun 13 settembre 2021 10:36 rispondi a residente

    ci siamo scordati di San Michele Arcangelo che da qualche anno è ingabbiato nelle impalcature????? senza che mai nessuno ci abbia messo una mano?????

  • Lorenzo
    ven 10 settembre 2021 09:32 rispondi a Lorenzo

    Qualche alto prelato anziché pensare involontariamente alla politica locale, prenda esempio dai Salesiani che, in pochi decenni tirano giù la chiesa e ora la rifanno. Hanno una fede più efficace. È si che tra Patti Lateranensi ( 1929) ed esenzione Imu per gli immobili definiti Santi, dovrebbero esserci Chiese curate ed aperte ai turisti. Spero in una ristrutturazione a breve di San Pietro mio, ho paura che rimane la torre di sicuro, ma il resto necessita. A proposito siamo al 10 di settembre e ancora ci sono le paratie del 29 giugno? Opinioni

  • Mario Fortunato
    ven 10 settembre 2021 07:47 rispondi a Mario Fortunato

    Tutta Manduria andrebbe risistemata.. Bisogna approfittare degli incentivi per il bonus facciate e infissi!

La buona sanità fatta di persone brave e perbene
La redazione - mer 20 marzo

Ciao, sono Francesco 57 anni, affetto sin dalla nascita di cerebropatia spastica. Ho deciso di chiedere un piccolo spazio alla stampa per  ringraziare il personale medico e sanitario dell'ospedale Giannuzzi di Manduria che mi ha preso in cura, ...

«Caro Gregorio, io non ero altrettanto onesto come il tuo De Caro?»
La redazione - mer 20 marzo

Caro Sindaco, caro Gregorio, prendo atto che non hai perso tempo nell’esprimere solidarietà e vicinanza al collega Antonio De Caro. A meno che non sia a conoscenza di elementi che al momento non sono noti neanche ai magistrati, ...

Conca: i fari su Bari e i mali di quella sinistra
La redazione - gio 21 marzo

Credo sia la prima volta che un sindaco reagisca così scompostamente davanti alla nomina di una commissione che dovrà decidere sull'eventuale scioglimento per infiltrazioni mafiose. Molti comuni sono stati sciolti per molto meno, Ostuni ...