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Gli anni di luce del Giannuzzi spenti dall’indifferenza di tanti

Gli anni di luce del Giannuzzi spenti dall’indifferenza di tanti Gli anni di luce del Giannuzzi spenti dall’indifferenza di tanti | © n.c.

Nel settembre del 1978 organizzai un meeting di anatomopatologi a Manduria. Il convegno si tenne presso il Centro Studi dell’Ospedale Giannuzzi, creato dal Prof. Carlo Matarazzo. Ospite d’onore di quell’incontro fu il Prof.Raffaele Lattes, Direttore del Dipartimento di Surgical Pathology del College Physicians & Surgeons della Columbia University di N.Y. Il Prof. Lattes è stato mio mentore e maestro per oltre 40 anni e ho frequentato quella Istituzione dai primi anni sessanta sino alla fine dei novanta.

Al convegno, riuscitissimo, anche sul piano dell’ospitalità, parteciparono patologi di tutta Italia, e da molti partecipanti, per anni, è stato piacevolmente ricordato. Il Giannuzzi in quell’epoca, ad opera di un operatore colto, intelligente e volitivo (colpevolmente misconosciuto dall’establishment manduriano), qual’ era Carlo Matarazzo, poteva vantare una sala Convegni ed una nutrita biblioteca medica. In quello stesso tempo, con il contributo della Cassa Rurale e Artigiana di Avetrana presieduta dal Prof.Pietro Mazzei , gran galantuomo, all’epoca anche Presidente del Comitato di Gestione della USL TA 7, riuscimmo ad attrezzare un piccolo laboratorio di istopatologia con possibilità di fornire anche la diagnostica intraoperatoria .

Con il cambio di vocale tutto cambiò : la USL (Unità Sanitaria locale) divenne ASL ( Azienda Sanitaria locale). La USL TA 7 fu assorbita dalla unica ASL provinciale, il Giannuzzi perse la sua personalità e divenne un’appendice minore della sanità tarantina. In breve tutto scomparve, mercè i buoni uffici di Direttori Generali transitori, non sempre competenti, sprezzanti delle realtà locali, proni solo ai voleri dei loro patrons politici cui devono il- non- essere- nessuno. Ciò di cui ci lamentiamo oggi ha radici lontane. Fa meraviglia (ma non troppa) è che ciò è avvenuto nella totale indifferenza della Comunità Cittadina nelle sue varie articolazioni, politiche e civili. Degrado che purtroppo non colpisce solo il settore sanitario ma tutto il complesso socio-economico della Città, chiusa spesso in sterili dispute di cortile.
Marcello Filotico

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2 commenti

  • Luigi Salerno Mele
    ven 2 aprile 2021 05:31 rispondi a Luigi Salerno Mele

    Dottore Filotico si ricorderà sicuramente di mio padre il Dott.Giacomo Salerno Mele, a quei tempi direttore amministrativo dell’ospedale di Manduria.

  • pro copio
    ven 2 aprile 2021 03:53 rispondi a pro copio

    L'ultima cosa scritta dal dottor Filotico è la più significativa: città chiusa in sterili dispute di cortile. Se questo fosse, non si dovrebbe colpevolizzare la classe politica di ogni epoca in quanto specchio della realtà che rappresenta. Ma se fosse così sarebbe troppo semplice e staremmo ancora a dire: prima era meglio. Mio padre diceva così, mio nonno diceva così, il mio bisnonno diceva così, ecc. ecc. Io domando: secoli e secoli indietro stavamo meglio?

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