Domenica, 18 ottobre. Nuovo appuntamento con la mia rubrica, sulla Voce di Manduria. Quest'oggi, voglio scrivere alcune mie considerazioni. A muso duro, perchè faccio fatica a mantenere il giusto aplomb. Non se ne può più di leggere le “argomentazioni” di questi negazionisti del Covid. Probabilmente, non hanno una mazza da fare dalla mattina alla sera. Ed il loro hobby, diventa la professione dei leoni da tastiera. Brutta razza, eh. Ma li capisco, poverini. Hanno “sofferto le pene dell'inferno” chiusi in casa per 3 mesi. Vedendosi soffiare la loro libertà da sotto il naso. Ma si sono rifatti subito grazie ad una estate incosciente, di cui ora ne paghiamo le conseguenze. Ma lo sapete, che il mancato rispetto delle regole da parte vostra, può danneggiare irrimediabilmente tutti coloro che soffrono anche di altre patologie e che ogni volta che escono anche soltanto per fare la spesa (come mio padre) devono cautelarsi e prestare molta attenzione per non mettersi ulteriormente a rischio, più del solito? Perchè... per alcuni un ipotetico contagio da Covid – 19, sarebbe la “ciliegina sulla torta” di una vita già piena di merda. Ci possono essere varie diversità di vedute come capita in un paese democratico, ma sulla salute non si scherza. Le malattie non sono mai state democratiche, arrivano a colpire chiunque. Ma voi pensate: piccè propria a mei? Ed è lì che sbagliate di grosso!
Imparate veramente a comprendere il vero significato della parola sacrificio e poi, forse, ne riparliamo. Sono solidale con tutti i lavoratori che a causa della pandemia hanno dovuto far fronte a tutte le restrizioni necessarie con diverse e importanti perdite economiche. Mentre non posso certamente esserlo con chi si lamenta per delle colossali puttanate. Di cui, si può fare tranquillamente a meno.
Ad esempio, guardate me: posso essere benissimo il simbolo del sacrificio a 360 gradi. Con una differenza, però. Se mi lamento io (e motivi ne avrei a valanga) succede una “tragedia”, se lo fanno persone che non hanno niente di cui lamentarsi, invece, va bene. E sembrano sempre legittimati a doverlo fare.
Continuate pure a fare la solita vita fregandovene di tutti e non preoccupandovi dei grossi rischi che ancora ci sono in giro. Siete liberi di comportarvi come credete. Ma non permettetevi di offendere coloro che hanno paura seriamente di tutta questa brutta situazione e che soffrono terribilmente, bollandoli magari come burattini o pagliacci. Non c'è niente da fare: i social riescono sempre a tirare fuori il peggio da qualsivoglia individuo.
In tutto questo una cosa è certa, purtroppo: Mentre Tutto Scorre... chi prima era da solo, adesso è ancora più solo di prima!
Claudio Rimoli
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