Come sarà la nuova, terza, giunta targata Pecoraro? Sarà infatti questo il prossimo passo che attende il neosindaco, il primo reale banco di prova politico dopo la vittoria elettorale. Sono in tanti a chiederselo in queste ore a Manduria e anche se né da Pecoraro né dal suo entourage filtra alcun tipo di indiscrezione, molte voci, speranze e paure si susseguono senza sosta.
In tanti si attendono fin da subito quei segnali di discontinuità con il passato che Pecoraro ha promesso in campagna elettorale, assumendosi il ruolo di garante e traghettatore verso una realtà politico-amministrativa non ancorata al passato e proiettata al futuro. Ecco allora che la scelta dei nomi che comporranno la giunta Pecoraro-ter riveste una grande importanza sia in sé ma anche come messaggio programmatico per i prossimi 5 anni.
Molti dubbi ed incertezze, quindi, aleggiano intorno ai nomi dei possibili assessori. Non è dato sapere se il ruolo di vicesindaco ricadrà ancora una volta (sarebbe la terza personale) su Gregorio Dinoi, che di firme su atti amministrativi della città ne ha già messe tante, forse anche troppe se consideriamo quella sulla localizzazione del depuratore a Specchiarica: di per sé questo potrebbe essere il primo grande segnale di discontinuità o meno del nuovo corso amministrativo-politico della città. E non è dato ancora sapere se della squadra assessorile faranno parte i giovani figli di due ex amministratori manduriani, Fabrizio Mastrovito e Mauro Baldari, entrambi eletti per la prima volta in consiglio comunale. Tra i papabili assessori potrebbero invece esserci Piero Raimondo, Gregorio Perrucci e Michele Matino, questi ultimi due provenienti da esperienze politiche con i Verdi quindi non avulsi da un’ipotesi di delega all’ambiente mentre c’è molta curiosità nei confronti del Movimento 5 Stelle che entra per la prima volta in consiglio: i “grillini”, già durante i festeggiamenti di lunedì pomeriggio scorso, si dicevano convinti di avere al loro interno “numerose figure di estrema serietà e competenza che sicuramente possono rappresentare un valore aggiunto fondamentale per la prossima amministrazione cittadina”, bocche cucite anche da parte loro su possibili nomi.
“Saranno tutti coinvolti, i non eletti e tutti coloro che ci hanno sostenuto”, parole di Pecoraro pronunciate a caldo durante il suo discorso dopo la vittoria elettorale che danno spazio a ipotesi di deleghe assessorili riservate a delle personalità esterne, magari di comprovata competenza e competenza: a tal proposito viene in mente subito la figura del maestro Ferdinando Arnò, il curriculum del quale, per serietà, esperienza, competenza e successi professionali e personali, non ha eguali a Manduria e non solo (delega alla cultura e spettacolo?). Questo potrebbe essere un altro segnale di discontinuità con le passate amministrazioni, durante le quali poche volte si è dato spazio a competenze e meriti comprovati e reali e troppo spesso invece si è ceduto a misere logiche di spartizione di poltrone.
Gabrio Distratis
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2 commenti
Patrizia 3
sab 10 ottobre 2020 03:40 rispondi a Patrizia 3........e le donne?
Manduriano
ven 9 ottobre 2020 01:19 rispondi a MandurianoLa presidenza del consiglio al movimento 5 stelle