
I Verdi di Manduria, recentemente approdati in Consiglio comunale con quattro consiglieri eletti nella lista di “Città Più”, hanno cambiato parere sulla Regionale 8. Da “ecomostro” e “colata di cemento e asfalto” di qualche tempo fa, l’opera che da Taranto attraverserà le zone costiere dei comuni di Leporano, Pulsano, Lizzano, Torricella, Maruggio, Manduria e raggiungerà Avetrana costeggiando l'attuale provinciale "Tarantina", «non comporterà apprezzabili mutamenti dal punto di vista paesaggistico ambientale limitandosi ad interventi di sicurezza sul percorso già esistente». Questo grazie proprio ad alcune modifiche al progetto suggerite dal partito ambientalista.
La nuova linea dei Verdi, assolutamente più morbida rispetto al passato, è contenuta in un comunicato stampa firmato dalla commissaria cittadina del partito, Anna Mariggiò, che nel far sapere di non essere stata al corrente dell’iniziativa del sindaco, cofirmatario con altri suoi colleghi di una lettera in cui si sollecita il prefetto di Taranto a realizzare l’opera già finanziata con 198 milioni di euro, precisa quanto segue.
«I Verdi hanno presentato, a suo tempo, osservazioni al progetto. Le osservazioni riguardanti la parte del progetto ricadente nel territorio di Manduria, maggiormente caratterizzato, rispetto agli altri Comuni, da emergenze naturalistiche oggetto di tutela, sono state tutte accolte. La Regionale8, giustamente definito ecomostro nella sua originaria presentazione, ha subito sostanziali modifiche migliorative nel tratto che interessa il territorio di Manduria. Non comporterà apprezzabili mutamenti dal punto di vista paesaggistico ambientale limitandosi ad interventi di sicurezza sul percorso già esistente».
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
5 commenti
Enzo
gio 18 febbraio 2021 09:20 rispondi a EnzoFrasi celebri: “Tre gruppi spendono i soldi degli altri: i bambini, i ladri, i politici. Tutti e tre hanno bisogno di essere controllati.” -DICK ARMEY- Mi direte: che significa questo? Che dai VERDI è rimasto SOLO il colore ?? e che tutto il resto è un MAGNA MAGNA ????
Enzo
mar 16 febbraio 2021 07:45 rispondi a Enzo-“...Il "futuro verde" della Regionale 8.” ?? Mà comu sapunu pijari pì cu..!(BIP)
Lorenzo
lun 15 febbraio 2021 06:06 rispondi a LorenzoOttimo. Menomale. Ora mi sento più tranquillo. Comunque qualche alberello e qualche cespuglio farebbero diventare meno impattante una strada. Allora i costruttori del nuovo depuratore di Sava sul territorio di Manduria che guarda caso è in zona Regionale 8, basta che piantino tre alberi di pere, due di percocche tre di eucalipto e voilà il nuovo depuratore è di colpo eco compatibile. Stessa cosa per l' ecomostro dentro il fiume Chidro, oramai le piante lo hanno coperto e oggi è un tutt' uno con la natura. Guai ad abbatterlo. Ci si evolve nell'interpretazione della difesa del territorio. Guai a rimanere antichi. Anche le colle da poltrona oggi sono ecologiche, come le chiappe che si adagiano sopra. Evviva ??
Fernando Maria Maurizio Potenza
lun 15 febbraio 2021 05:54 rispondi a Fernando Maria Maurizio PotenzaChiedo scusa, ma questo comunicato mi sembra più una "pezza a colore" nei confronti dei propri elettori. Sarebbe più opportuno, rendere pubblico il progetto approvato con le vostre proposte. Giusto perché anche io, cittadino ignorante, possa riflettere su chi ho votato e non rischiare di ritrovarmi con un altro ecomostro, di cui ancora oggi nessuno è responsabile.
Vincenzo
lun 15 febbraio 2021 05:19 rispondi a VincenzoSe ci fosse una visione d'insieme delle infrastrutture viarie, si dovrebbe tendere a valorizzare quelle già esistenti, promuovendo l'ultimazione di quelle arterie che da decenni risultano incompiute (lgs. Bradanico Salentina). Solo successivamente, l'attenzione potrebbe focalizzarsi su strade di interconnessione con la costa (alcune già presenti), volte a uno sviluppo turistico del territorio, evitando l'insensato consumo di suolo.