La Igeco Spa, l’impresa che si occupa del servizio di raccolta rifiuti urbani a Manduria, ha presentato ricorso al Tar per chiedere l’anamento di tutti gli atti riguardanti la risoluzione del contratto in essere con il Comune quale conseguenza dell’interdizione antimafia emessa nei suoi confronti dalla Prefettura di Roma. Contro tale misura esiste un altro ricorso per motivi aggiuntivi pendente dinanzi al Tar del Lazio intentato sempre dalla società della famiglia Ricchiuti.
L’amministrazione straordinaria del comune di Manduria ha dato incarico all’avvocatura interna per costituirsi nel giudizio affidando il compito della difesa alla responsabile dell’ufficio, avvocatessa Annalisa Di Giovanni.
L’informazione antimafia interdittiva sulla Igeco risale ad ottobre del 2018. In quella data la Prefettura romana comunicò al Comune di Manduria e a tutti gli enti pubblici con cui la stessa società aveva rapporti, che «allo stato sussiste la presenza di situazioni relative a tentativi di infiltrazione mafiosa nei confronti della Igeco Costruzioni Spa».
Attualmente l’impresa interdetta continua a svolgere il servizio di raccolta rifiuti in attesa che gli uffici comunali affidino l’incarico all’impresa classificatasi subito dopo la Igeco. Sempre che nel frattempo i giudici del Tar di Lecce e del Lazio non decidano di accogliere i ricorsi decretando la legittimità del servizio.
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1 commento
Fabrizio Taranto
sab 15 maggio 2021 05:11 rispondi a Fabrizio TarantoSalve voglio segnalare una discarica abusiva di rottami di auto in mezzo al verde forestale a San Pietro in Bevagna. Ecco le Coordinate GPS 40.325273,17.674963 Sono tottami di uno o più veicoli smontati. Si vedono paraurti, fanali, specchietti... Vi prego di far intervenire qualcuno