Per tanti anni un angolo di Manduria utilizzato come parcheggio di auto, situato di fronte la caserma dei carabinieri, è stato considerato di pubblica proprietà e come tale sottoposto alle regole e alla normativa del codice della strada. Per questo alcune macchine lasciate lì in sosta per lungo tempo, prive di assicurazione, erano state sequestrate dalle forze dell’ordine e i proprietari multati. A scoprire un’altra identità di quel piazzale, è stato l’avvocato Daniele Capogrosso che su mandato degli automobilisti sanzionati ha dimostrato, carte alla mano, che il terreno era di privati. E in quanto tale non rientrante nei casi sanzionabili dal codice della strada che vietano la sosta di auto prive di assicurazione solo sulle strade pubbliche.
«Il veicolo – scrive il giudice Guido Pesce nella sentenza che accoglie il ricorso dell’automobilista -, non era in sosta di strada pubblica, ma su privata proprietà compresa tra via Crocifisso di Piterta e via Matteo del Preite; tanto come da informazioni assunte presso l’ufficio tecnico del Comune di Manduria». La documentazione che ha convinto il giudice è stata prodotta dall’avvocato Capogrosso che nelle sue prerogative difensive ha chiesto ed ottenuto dal comune di Manduria la visura catastale di quelle particelle interessate che attestava, appunto, la proprietà privata delle stesse. Per questo il giudice ha disposto l’anamento del verbale di contestazione e il dissequestro dell’automezzo che sarà consegnato al legittimo proprietario.
La sentenza del giudice di pace riguarda un solo caso, sono state diverse, invece, le auto sequestrate e multate per lo stesso motivo i cui proprietari non hanno presentato opposizione.
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2 commenti
Lorenzo
gio 13 febbraio 2020 04:59 rispondi a LorenzoChe stile, sui terreni privati le multe si, mentre al Fiume Chidro ( area protetta demaniale) e lungo il sedime del ponte le multe mai. Ahhh ahhh padre perdona loro perché non sanno quello che fanno..
Marco
gio 13 febbraio 2020 10:00 rispondi a MarcoOttimo lavoro.