Venerdì, 4 Luglio 2025

Giudiziaria

L'atleta è parente della famiglia mafiosa Santapaola

Agli avvocati manduriani il delicato caso del calciatore allontanato per il suo cognome scomodo

I protagonisti I protagonisti | © La Voce Di Manduria

"Saranno i due avvocati manduriani, Manolo Gennari e Giulio Destratis, ad occuparsi del delicato caso che ha interessato la stampa nazionale. Si tratta di una vicenda giudiziaria che vede imputati il Presidente ed il responsabile del settore giovanile del Cosenza Calcio, squadra militante in serie B, ove il calciatore Santapaola Pietro Junior militava prima di essere allontanato dalla società per il suo scomodo cognome."

Il giovane atleta, ora all’Acireale, è pronipote del boss siciliano Nitto Santapaola e recentemente anche suo padre è stato attinto da una condanna in primo grado per reati di mafia per fatti risalenti a diversi anni fa.

La vicenda sportiva che ha assunto contorni penali, vede coinvolti anche il presidente della società calabrese ed il responsabile del settore giovanile. Del caso di Pietro Santapaola si è occupata anche la trasmissione televisiva Le Iene con un lungo servizio andato in onda sulle reti Mediaset. Il lavoro del collegio difensivo affidato ai due avvocati manduriani inizia domani con l’udienza preliminare che si terrà nel Tribunale penale di Cosenza.

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5 commenti

  • Giancarlo
    lun 8 novembre 2021 11:27 rispondi a Giancarlo

    A chi lamenta che i figli non dovrebbero mai pagare per le colpe dei genitori rispondo: dipende. Dipende se hanno tratto o trarranno vantaggio da quelle colpe. Se hanno avuto promozioni, opportunità, grazie al "lavoro" dei genitori. Mentre i figli delle vittime hanno avuto certamente la vita distrutta. Non è necessario avere un genitore ucciso, basta anche che la sua attività vada in malora per colpa dei parassiti che campano di estorsioni e delinquenza. È giusto isolare per sempre non solo i colpevoli di reati, ma anche tutti coloro che hanno lo stesso sangue, o che, per scelta, vi si accompagnano. D'altra parte, le estorsioni, non sono motivate come mantenimento delle famiglie dei detenuti? O noi, o loro.

    • M M
      mer 10 novembre 2021 06:38 rispondi a M M

      E perché oltre a discriminare per i geni non anche per le caratteristiche somatiche? Leggendola mi ricorda Lombroso.

    • Giovanni Cazzato
      mar 9 novembre 2021 08:26 rispondi a Giovanni Cazzato

      ma questo "dipende" chi lo stabilisce lei? oppure un referendum in via breve sui social? E questa regola vrrebbe anche per gli evasori fiscali e per chi contro la legge fa lavoro nero e paga male i dipendenti? Ci rifletta Giancarlo, perchè secondo la sua logica bisognerebbe coinvolgere mezza Italia: E poi per quane generazioni discendenti dovrebbe valere? anche per nipoti e pronipoti, cugini, cognati e fratelli?

  • M M
    dom 7 novembre 2021 12:01 rispondi a M M

    Da quando si eredità la fedina penale? Non mi sembra segno di civiltà ascrivere sii figli o nipoti le colpe degli ascendenti. Ognuno deve rispondere solo di quanto fà o dice! Franceschini ha avuto ascendenti molto coinvolti col fascismo, non è sua colpa ed a pieno diritto è ministro della nostra Repubblica.

  • Giovanni Cazzato
    dom 7 novembre 2021 09:47 rispondi a Giovanni Cazzato

    E' ingiusto far ricadere sui figli le colpe dei genitori e viceversa. Certamente, anche dati i precedenti di altri casi, è lecito porsi il problema della eventuale continuità di comportamenti illegali. Ma servono prove e non basta il grado di parentela. Fino a prova contraria tutti sono innocenti, altrimenti anche i vicini di casa possono essere incolpati oppure i compagni scuola e cosi via.

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