Il Tar di Lecce ha confermato la legittimità del provvedimento emesso dal Comune di Manduria in materia di concessioni demaniali marittime, in applicazione della legge finanziaria 2019 che ha previsto la proroga delle stesse per ulteriori 15 anni.
Poche ore fa è stata infatti pubblicata la sentenza con cui il giudice amministrativo ha rigettato il ricorso proposto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, fondato – quest’ultimo - esclusivamente su orientamenti contrastanti rispetto a quello granitico ormai assunto dal Tar di Lecce che, di contro, non è stato neppure citato e/o confutato da parte ricorrente.
Restano pertanto salve le proroghe riconosciute ai titolari delle concessioni demaniali del litorale manduriano, costituitisi in giudizio per difendere i loro interessi.
Si dichiara totalmente soddisfatto l’avvocato Gianluigi Manelli, amministrativista del Foro di Lecce che ha assistito in giudizio la Lega Navale Italiana, che condivide appieno la posizione assunta dal Tar Lecce sul tema, tanto con riferimento ai principi di partenza quanto in relazione alle conclusioni giuridiche cui è giunto. «La natura self executing della direttiva Bolkestein è esclusa dall’art. 12 della medesima direttiva che riconosce considerevoli margini di discrezionalità agli Stati membri in sede di attuazione della disposizione stessa. Riconoscimento che, chiaramente, non avrebbe ragione di esistere nel caso in cui la norma in commento fosse immediatamente esecutiva e non necessitasse di un previo intervento del legislatore interno per il suo recepimento».
L’avvocato Manelli ha poi precisato che «alla luce di siffatto principio non può non concludersi per la legittimità dell’operato del Comune di Manduria che, correttamente, ha adottato un atto di indirizzo al fine di garantire uniformità di applicazione quanto meno sul proprio territorio comunale, della legislazione nazionale in materia di proroghe delle concessioni demaniali marittime che -allo stato- costituisce l’unica disposizione di legge vigente nell’ambito dello Stato Italiano, alla cui osservanza non possono certo sottrarsi le Amministrazioni e le loro articolazioni».
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5 commenti
Piero Modeo
mer 30 giugno 2021 12:22 rispondi a Piero ModeoGli stabilimenti balneari portano ordine e lavoro e quindi decoro. La spiaggia libera non manca per chi ci vuole andare anzi ce ne sono chilometri e chilometri .La pulizia della spiaggia libera purtroppo è demandata alla civiltà di ogni uno di noi e spesso anzi spessissimo si assiste a spettacoli di inciviltà e di incuria.
Domenico
mer 30 giugno 2021 07:57 rispondi a DomenicoSe un leone deve salire sul trespolo, è necessario che ci sia un domatore capace, un trespolo sufficientemente robusto e, soprattutto, un leone. Sono abbastanza anziano da aver assistito a uno spettacolo con un domatore "illusionista" che mimava le performance di una bestia inesistente, fra le risate degli spettatori. Morale: va tutto bene se i benefici di ogni provvedimento riguardante beni comuni, ricadono sulla collettività e non finiscono per prorogare esclusivi privilegi di parte.
Biagio
mer 30 giugno 2021 11:41 rispondi a BiagioQuali sarebbero tali privilegi di cui parla??
Angela
mar 29 giugno 2021 11:38 rispondi a AngelaMa "la Voce " non fa nessuna autocritica?
Lorenzo
mar 29 giugno 2021 01:27 rispondi a LorenzoDopo che ne fa una lei. Almeno una signora Angela. Il balcone non si usa più da tempo. Opinione