Una lapide con tanto di nome e data di nascita e morte del defunto è stata ritrovata in mezzo ad un cumulo di rifiuti abbandonati nelle campagne tra Manduria ed Avetrana. A fare l’inquietante scoperta è stato un cittadino manduriano, il quale ha denunciato sui social il macabro ritrovamento. «Capisco che siete degli animali gettando nelle campagne gli pneumatici, le reti da pesca, la salsa andata a male ed i frigoriferi – si sfoga l'autore del post su Facebook –, ma la lapide "tracciabile" è davvero troppo». Il post ha inevitabilmente scatenato un polverone, con decine di commenti indignati riguardo il degrado e la sciattezza del gesto dell’anonimo incivile. L’autore del post ha deciso di denunciare l’accaduto inviando le foto direttamente al sindaco, certo di un tempestivo avvio delle indagini per risalire all’autore dello strano ed inquietante abbandono.
Un evento simile si verificò circa 5 anni fa, dove gli agenti della polizia del commissariato di Manduria ritrovarono nelle campagne tra Manduria e Maruggio i resti funerari di un’esumazione con le parti quasi integre di una bara, con annessa lapide con foto, generalità e data di nascita e morte del defunto. Recatisi inizialmente al cimitero di Manduria, scoprirono che recentemente ci fu l'estumazione di un defunto con lo stesso nome di quello ritrovato, nel vicino cimitero di Maruggio. Le forze dell'ordine intimarono così al comune proprietario del rifiuto, di raccogliere e smaltire degnamente i resti dell’ultima dimora del cittadino maruggese.
Antonio Dinoi
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3 commenti
Origine Magnitudo
mer 25 novembre 2020 05:46 rispondi a Origine MagnitudoA Manduria tutto pulito ed in ordine. L'acqua potabile è arrivate su tutto il territorio. La fogna sta entrando in funzione. Il porticciolo di Torre Colimena ha provveduto a pulire la così detta Spiaggetta. Il Giovane Pompilio ristoratore e grande cuoco prepara la piscina riscaldata per i suoi clienti. La Torre verrà demolita e spostata nell'area Messapica. Il giorno di natale arriverà un treno carico di buone cose.
Rolando Occhialini
lun 23 novembre 2020 06:50 rispondi a Rolando OcchialiniLa storia si ripete. Circa 35-40 anni addietro, in località cardinale, in una piccola cava abbandonata (una tajata) a ridosso di una strada interna che permetteva l'accesso a proprietà private, alcuni ragazzini, la cui famiglia era originaria di Roma, tornarono a casa con pezzi di lapidi, ceri ed altro, gettando nello sgomento i genitori. Bene, i rifiuti delle esumazioni venivano regolarmente smaltiti li! L'area venne poi bonificata, vennero apposti cartelli che vietavano l'accesso al luogo, fu ricoperta di terra con buona pace per tutti
Egidio Pertoso
ven 20 novembre 2020 08:19 rispondi a Egidio PertosoSe tanto vale un morto...un vivente quanto vale?