
L’indagine della Procura della Repubblica di Taranto sull’infortunio sul lavoro costato la vita ad un dipendente dell’hotel dei Cavalieri di Campomarino di Maruggio, morto l’altro ieri pomeriggio dopo sette giorni di coma, avrà ora la spinta dei familiari della vittima che ieri hanno presentato un esposto per rendere chiara la dinamica dell’incidente. Cosimo Molendini, di 58 anni, stava lavorando all’esterno della struttura alberghiera quando è stato investito da una grossa autovettura di marca Nissan alla fine di una rampa che porta ai depositi dell’hotel. La moglie e i due figli del lavoratore di Francavilla Fontana, hanno dato mandato all’avvocato Fabio Zecchino per chiedere agli inquirenti di indagare su ogni particolare che riguardi la dinamica dell’incidente e sulle eventuali responsabilità di chi era alla guida del mezzo. Il conducente del Pick-Up di proprietà di una donna di Ceglie Messapica ma in uso all’albergo, è un maruggese anche lui dipendente della stessa società con cui il 58enne di Francavilla Fontana risulta regolarmente assunto con contratto stagionale con la qualifica di addetto alle manutenzioni.
Nell’esposto depositato ieri in Procura, la famiglia di Molendini chiede anche se venga eseguita l’autopsia sul corpo del loro congiunto nominando come consulente di parte il medico legale Alessandro Bocchini di Brindisi.
Tutta l’attenzione delle indagini condotte sin dal primo momento dai carabinieri della stazione di Maruggio sarà ora rivolta al mezzo guidato dal maruggese e sulla dinamica del drammatico incidente.
Dalla ricostruzione fatta dai parenti della vittima, il 17 luglio scorso intorno alle ore 12, il lavoratore si trovava in un locale interrato dove si era recato per reperire del materiale utile al suo lavoro. In quel mentre la rampa che porta in quel deposito sottoesposto è stata occupata dal Pick-Up che procedendo a retromarcia avrebbe investito il 58enne che era intento a risalire. Il violentissimo urto lo ha fatto cadere all’indietro battendo la nuca al suolo e perdendo quasi subito i senti. All’arrivo del 18 il lavoratore ferito presentava una forte contusione toracica e un ematoma alla parte posteriore del capo. Trasportato in codice rosso all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, il ferito è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per una emorragia cranica provocata da una frattura della base del cranio. L’urto al torace aveva inoltre provocato un trauma toracico chiuso con fratture della gabbia toracica. Le sue condizioni erano subito apparse disperate, infatti nella rianimazione del Santissima Annunziata dove è spirato, il suo cuore ha resistito per sette giorni. La salma si trova nell’obitorio del nosocomio tarantino a disposizione della magistratura.
Del caso sono stati interessati anche i tecnici dello Spesal, il servizio di prevenzione infortuni sul lavoro della Asl che hanno depositato una prima relazione al magistrato di turno. Dal punto di vista dell’inquadramento lavorativo non sarebbero sinora emerse irregolarità. Il francavillese era stato assunto il 4 giugno scorso con un contratto a tempo determinato con scadenza 15 settembre.
Nazareno Dinoi
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