
Era tritolo l’esplosivo contenuto nell’ordigno di medie dimensioni lasciato sul marciapiede davanti al portone d’ingresso della famiglia del sindaco di Maruggio, Alfredo Longo. Lo hanno accertato gli artificieri del comando provinciale dei carabinieri di Taranto mentre le indagini sono condotte dai militari della compagnia di Manduria alla guida del capitano Sergio Riccardi. Il pacco bomba, confezionato a forma di grosso petardo, è stato posizionato senza accenderlo con l’evidente scopo di «avvertire» la persona a cui era indirizzato. L’appartamento preso di mira era occupato dalla madre del sindaco che con la sua famiglia abita altrove. Pare, però, che nello stesso stabile siano in corso lavori di ampliamento di una parte della villetta dove il primo cittadino si dovrebbe trasferire a breve. Attualmente l'abitazione è occupata solo dall'anziana madre del sindaco rimasta sola dopo la morte del marito, anche lui sindaco di Maruggio per lunghi anni.
Le indagini, come sempre in questi casi, non escludono nessuna pista. Sembrerebbe escludersi comunque quella di una ritorsione indirizzata alla persona o all’attività medica del sindaco. Resterebbe quindi quella legata all’attività della pubblica amministrazione che al momento non sembrerebbe impegnata in nessuna attività che potrebbe provocare risentimenti o appetiti di nessun genere. Attenzione comunque su tutte le gare di una certa importanza (alcune riguardano il porto mercantile) e sulle concessioni pubbliche. Sarebbe un azzardo, invece, collegare il grave atto intimidatorio con l’approssimarsi delle prossime campagne elettorali e quindi con dissidi legati a candidature future. Tutte solo ipotesi, nessuna da escludere o da privilegiare in questa primissima fase delle indagini.
Difficile pensare anche a malesseri personali originati da comportamenti sconvenienti o intolleranti del sindaco Longo che gode anzi di una inossidabile stima da parte dei propri concittadini e di una popolarità diffusa e apprezzata anche nei comuni del circondario.
Numerosissimi i messaggi di solidarietà al sindaco e di condanna del grave atto di cui è stato vittima da parte di esponenti politici locali e regionali. Forte anche il senso di vicinanza espressa dall’amministrazione comunale maruggese e dai dipendenti comunali.
«Un gesto vile, ignobile ai danni di una persona seria, corretta, energica e sempre pronta all'ascolto», si legge in una nota diffusa a nome dell’intera amministrazione. «Un atto intimidatorio – prosegue lo scritto - che non fermerà l’impegno quotidiano, la passione e l’entusiasmo nella gestione della cosa pubblica con onestà e legalità al servizio dei cittadini. Giunga al sindaco Longo e alla sua famiglia – si legge ancora - la solidarietà e la vicinanza da parte dell’Amministrazione Comunale, dei dipendenti tutti e dell’intera comunità maruggese. Speriamo che al più presto – conlcude - si faccia piena luce su questo episodio. Forza Sindaco, Maruggio è con te».
Nazareno Dinoi
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