Sale a cinque il numero degli arrestati a seguito della rapina a mano armata nella farmacia Luparelli di Manduria. Dopo i primi tre presunti rapinatori assicurati alla giustizia l'altro ieri dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia della città Messapica, ieri la polizia ha chiuso il cerchio individuando il quarto componente della banda, V.C., ventinovenne del posto che era riuscito a sfuggire alla cattura. Con lui è finito in carcere anche il suo patrigno di sessant'anni il quale avrebbe aggredito e minacciato le forze dell’ordine che erano andate a prelevare il figlio della sua compagna.
Subito dopo la rapina conclusa con successo, l’attenzione dei carabinieri e degli agenti del locale commissariato di polizia, diretti dal vicequestore aggiunto Antonio Gaetani, si era subito concentrata sull’individuazione del quarto uomo sfuggito ai carabinieri. Avendolo identificato dalle immagini di alcune telecamere di sorveglianza che hanno permesso di ricostruire tutta la via di fuga dei quattro malviventi, i poliziotti si sono appostati davanti casa del sospettato e all’arrivo dei familiari si sono introdotti nell’appartamento con l’intento di prelevare l’indagato. A quel punto il convivente della madre del presunto rapinatore si sarebbe opposto all’ingresso della polizia arrivando a minacciare e aggredire gli agenti per impedire loro di entrare nella camera da letto dove si era nascosto il ricercato. La difficoltosa operazione della polizia si è infine conclusa con l’arresto di entrambi che sono stati portati negli uffici del commissariato per le procedure di rito. Informato il magistrato di turno, il pubblico ministero Remo Epifani, i poliziotti hanno dichiarato lo stato di fermo dei due che sono stati arrestati uno ai domiciliari e l’altro in carcere. Assistiti dall’avvocato Dario Blandamura, i due devono rispondere a vario titolo di rapina e violenza e minacce a pubblico ufficiale.
Intanto ieri mattina si è tenuta l’udienza di convalida dei primi tre arrestati che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I tre indagati, due difesi dall'avvocati Lorenzo Bullo e l'altro da Blandamura, hanno comunque ottenuto la detenzione ai domiciliari in alterativa al carcere. Il giudice delle indagini preliminari, Benedetto Ruberto, ha confermato le esigenze cautelari ritenendo però eccessiva la detenzione intramuraria anche per la giovane età degli indagati, tra i 21 e 25 anni e per i loro piccoli precedenti penali. Uno di loro era incensurato e per gli altri due era il secondo reato. Sarà ora la magistratura a valutare il loro futuro processuale grazie anche alla perfetta azione congiunta tra carabinieri e polizia che in poche ore hanno individuato i responsabili di una rapina che aveva fruttato un bottino di seicento euro, tutti recuperati e restituiti ai legittimi proprietari. Fondamentale è stato l’aiuto offerto dalle telecamere di sorveglianza di diverse attività commerciali presenti sulle vie di fuga dei rapinatori grazie alle quali gli investigatori hanno potuto seguire strada per strada tutto il tragitto dalla farmacia sino ai luoghi dove i rapinatori sono stati poi individuati e arrestati.
Nazareno Dinoi
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2 commenti
Marco
dom 12 gennaio 2020 01:53 rispondi a MarcoPurtroppo il sud non ha molto da offrire ai ragazzi. Tra sfruttamento in nero ed espedienti meglio cambiare citta'.
Anna Di Noi
dom 12 gennaio 2020 01:21 rispondi a Anna Di NoiLa farmacia è di Luparelli nn Bellocchi.