Operazione lampo dei carabinieri di Manduria che nella tarda serata dell’altro ieri, giovedì 9 gennaio, hanno individuato e arrestato tre giovani, due ventunenni manduriani, F.M. e C.P. le loro iniziali, con un venticinquenne originario dell’Albania, M.K., residente anche lui nella città Messapica, accusati di essere gli autori di una rapina a mano armata consumata poche ore prima in una farmacia della città Messapica. All’appello manca un quarto complice che a questo punto potrebbe avere le ore contate anche lui. L’episodio criminale si è compito intorno alle ore 19 alla farmacia Luparelli che si trova sulla via per Sant’Antonio angolo via Lecce. A quell’ora, tre banditi con il volto coperto da passamontagna e incappucciati, sono entrati nel locale dove c’erano anche dei clienti e, armati di coltello, hanno costretto il farmacista ad aprire il registratore di cassa. Mentre uno dei malviventi prelevava l’incasso ammontante a 650 euro, un altro componente della banda teneva a bada i presenti.
Subito dopo i tre si sono dati alla fuga a piedi per le strette vie di quella parte della città. L’allarme è scattato subito portando sul posto i carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Manduria che hanno immediatamente iniziato le indagini. La visione delle immagini delle telecamere della farmacia e di altri esercizi commerciali della zona e il racconto dei testimoni, ha permesso agli investigatori al comando del capitano Sergio Riccardi e della tenente Valentina Scipioni, comandante del nucleo, di avere la certezza dell’identità di almeno uno dei rapinatori. E’ cominciata così la caccia che in poco tempo ha consentito di rintracciare il sospettato che si trovava in compagnia di altri due giovani, tutti e tre già noti per precedenti analoghi e per reati di droga. Dopo un tentativo di fuga, i tre sono stati bloccati e identificati. L’attività investigativa a quel punto è stata serrata portando i frutti sperati. Nel corso della perquisizione in casa dei tre pregiudicati, i militari hanno trovato gli indumenti indossati durante la rapina ed anche l’intero bottino che è stato recuperato e consegnato al legittimo proprietario.
I tre presunti rapinatori sono stati portati in caserma e dopo le procedure di rito, su indicazione del magistrato di turno, il pubblico ministero Remo Epifani, sono stati accompagnati nel carcere di Taranto. Questa mattina alle 10 è prevista l’udienza di convalida che si terrà nel carcere della città jonica davanti al gip Benedetto Ruberto. A difendere gli indagati saranno gli avvocati Lorenzo Bullo che ne difende due e Dario Blandamura.
Le indagini delle forze dell’ordine non si sono concluse. Oltre all’individuazione e la ricerca del quarto complice che avrebbe avuto un ruolo di «palo», gli investigatori stanno verificando possibili collegamenti tra quest’ultima rapina con altre dello stesso stile consumate recentemente nel territorio. La cronaca più recente ne ricorda almeno tre, tutte a danno di altrettante stazioni di servizio di Manduria. Anche in quei casi, il numero di banditi coinvolti oscillava dai tre ai quattro elementi.
Nazareno Dinoi
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3 commenti
Corrado ammus
sab 11 gennaio 2020 07:11 rispondi a Corrado ammusDovè l articolo?
Massimo
sab 11 gennaio 2020 09:36 rispondi a MassimoBisogna mettere nome cognome e le foto,di questa brava gente
Giusy A. Calò
sab 11 gennaio 2020 01:07 rispondi a Giusy A. CalòConcordo