C’è un silenzio gelido nel cortile del complesso di edilizia popolare del rione Barco, il quartiere di Manduria dove martedì 12 ottobre Giuseppina Loredana Dinoi è stata ammazzata per mano del suo compagno Pietro Dimitri. Ha l’aria di un caseggiato abbandonato per l’usura della tinteggiatura grigiastra e per la quiete algida che aleggia intorno. Eppure le finestre sono quasi tutte aperte e alcuni panni sono stesi, ma nessuno osa affacciarsi dalla finestra e alcuna voce o passo riecheggia esternamente. È drammaticamente funereo il portone d’ingresso della palazzina dell’appartamentino al primo piano teatro dell’omicidio occupato da una decina di necrologi. Le testimonianze dei vicini sono unanimi, nessuno quella mattina ha sentito a e nessuno vuole raccontare quei momenti.
L’autopsia, però, parla chiaro. Pina si sarebbe difesa e avrebbe lottato per respingere il suo assassino. Sono, infatti, diverse le ferite cosiddette di difesa che il medico legale Massimo Sarcinella ha individuato sulle gambe e sugli avambracci della donna, oltre i numerosi fendenti sul collo a testimonianza di un assalto vero e proprio. La furia del compagno si è, quindi, scatenata su tutto il corpo di Pina martoriandolo con più di cinquanta coltellate, a quanto pare anche dopo la sua morte.
Le urla sicuramente stroncate dai numerosi colpi inflitti dal suo carnefice ma che avranno risuonato anche oltre le mura di quell’appartamento così silenzioso di Via Manfredi 5. Muri, forse, troppo spessi perché permettessero a quelle probabili grida d’aiuto di essere ascoltate ma che nessuno ha colto o forse non ha voluto cogliere. Quello stesso silenzio che a parole, invece, l’intera comunità messapica dichiara di voler rompere con frasi di cordoglio nei confronti della famiglia Dinoi e di condanna per l’ennesimo femminicidio.
Marzia Baldari
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5 commenti
Anonimo
ven 22 ottobre 2021 10:46 rispondi a AnonimoSicuramente avranno sentito tutti ma purtroppo in questo paese nessuno parla..un altro caso di omicidio..Manduria non è più la stessa..ogni anno cose diverse e terribili..un femminicidio di questo genere non è mai successo qui..i vicini parlassero se hanno sentito perché si dice anche i muri sentono..
Malagnino Cosimo
ven 22 ottobre 2021 07:10 rispondi a Malagnino CosimoMi tornano in mente le tre scimmiette dei gialli Garzanti ...
Manduriano
gio 21 ottobre 2021 05:42 rispondi a Mandurianoche tristezza l'omertà, impossibile che nessuno abbia sentito nulla, impossibile. Perché il silenzio? a cosa serve?
Gregorio Attanasio
mer 20 ottobre 2021 02:48 rispondi a Gregorio AttanasioSicuramente avranno sentito e come...ma Sicuramente nessuno ha il coraggio di mettere la faccia in gioco!
Io
mer 20 ottobre 2021 10:49 rispondi a IoIl vicinato non sente mai l'aiuto.... cose strane accadono con i vicinato.... però stranamente di fronte ad una tazza di caffè il vicinato racconta sparla e mormora...ma nessuno SENTE...