
Arrestati, processati e condannati per direttissima, tornano in libertà dopo un giorno due giovani manduriani che erano stati arrestati con l’accusa di aver aggredito due agenti di polizia intervenuti per sedare una rissa causata dai due imputati. L’episodio violento è avvenuto nella tarda serata dell’altro ieri alla periferia della città Messapica dove era stato segnalato un incidente stradale con tre persone che si azzuffavano. Giunta sul posto la volante del commissariato di polizia, i due agenti a bordo avrebbero visto i due indagati che picchiavano il conducente della seconda macchina con la quale si erano scontrati.
A quel punto i due manduriani F.L di 25 anni e C.A. di 26, entrambi in evidente stato di alterazione alcolica, avrebbero aggredito i due agenti che grazie all’arrivo di rinforzi riuscivano a bloccarli e a portarli negli uffici del commissariato per l’identificazione e le formalità di rito. Nel frattempo i due poliziotti sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale Marianna Giannuzzi dove sono stati medicati e dimessi con dieci giorni di prognosi ognuno.
Su disposizione del pubblico ministero Antonio Natale, i due giovani sono stati dichiarati agli arresti domiciliari con l’accusa di resistenza, violenza e lesioni personali a pubblico ufficiale. Uno dei due anche per essersi rifiutato di sottoporsi all’alcoltest. Ieri mattina, difesi dai rispettivi avvocati di fiducia, Cosimo Micera e Giuseppe Argentino, i due sono stati accompagnati al Tribunale di Taranto dove la giudice Chiara Panico ha convalidato l’arresto anando la misura cautelare ai domiciliari e li ha processati per direttissima. Giudicati con il rito abbreviato, i due manduriani sono stati condannati a quattro mesi e venti giorni di reclusione con la sospensione della pena.
N.Din.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
9 commenti
Uno contro la violenza
lun 31 maggio 2021 08:59 rispondi a Uno contro la violenzaCerto che ci sono solo leggi di merda contro questi teppistelli
Savino
lun 31 maggio 2021 04:00 rispondi a SavinoGrazie alle forze dell'ordine che rischiano la vita, anche che sanno come va a finire.
cosimoantonio
lun 31 maggio 2021 10:10 rispondi a cosimoantonioIo ho un figlio poliziotto e gli dico sempre di stare attento e fin qui va bene ma che i giudici non facciano rispettare la legge è il colmo,m agari un giorno scopriremo cose che ha fatto il giudice Debenedittis.
Domenico
lun 31 maggio 2021 03:14 rispondi a DomenicoÈ così che "cresce" la carriera di due ragazzi che potrebbero, probabilmente, essere recuperati a una vita normale di rispetto delle regole, degli altri e, soprattutto, dei tutori dell'ordine. In questo modo crescerà "l'autostima" e potranno mostrare il loro comportamento come una medaglia apprezzata nel loro ambiente e temuta dagli altri. Certamente magistrato e avvocati avranno applicato le leggi, ma per un vero recupero ci vuole ben altro.
Giancarlo
lun 31 maggio 2021 03:07 rispondi a GiancarloNo, guarda che ti sbagli proprio. Quelli, pluricondannati e figli o nipoti di pluricondannati, sono semplicemente mele marce. Non ho mai visto un contadino pensare di recuperare una mela marcia e farla diventare buona. Anzi, sa che se mette la marcia con le buone, quelle si guastano. Non ho mai visto contadini pensare di rieducare le infestanti ed i parassiti. Urge un ripensamento radicale delle leggi e di quella barzelletta della "Costituzione più bella del mondo", che tra le altre insulsaggini stabilisce che la pena detentiva è tesa al recupero del soggetto, mentre dovrebbe essere educativa per gli aspiranti delinquenti e tesa a mettere in sicurezza la società.
Alberto Altamura
dom 30 maggio 2021 06:32 rispondi a Alberto AltamuraA leggere queste notizie si resta semplicemente basiti. La legge in questo modo perde la sua efficacia e si afferma l' idea che è sempre possibile farla franca, anche quando si calpestano certe regole fondamentali del vivere civile. Qualche giorno in gattabuia non farebbe riflettere questi personaggi e costringerli a ripensare la loro condotta? Di questo passo si va verso la rovina e l' indebolimento delle istituzioni. Non vi pare?
Giancarlo
sab 29 maggio 2021 02:58 rispondi a GiancarloRingraziamo vivamente avvocati e giudici per rendere ogni giorno migliore e più vivibile il nostro paese!
Manuale Michele
sab 29 maggio 2021 12:32 rispondi a Manuale MichelePerfetto, cosi si autorizza la gente a comportarsi in maniera violenta, tanto se lo fai non ti accade nulla. Siamo ormai nel Far West. Solidarieta all’aggredito, spero stia bene
Gregorio
sab 29 maggio 2021 11:19 rispondi a GregorioFinché non fanno una Legge più rigida a tutela dei cittadini ma, soprattutto per le forze dell’ordine, ANDREMO SEMPRE PEGGIO !!!