
La zona artigianale ed industriale di Manduria sembra destinata a rimanere, ancora, ferma nell’immobilismo a cui è condannata ormai da numerosi anni e dobbiamo, a malincuore, sottolineare l’ennesima occasione persa di discussione programmatica per il futuro della nostra Città.
Ieri, infatti, il Consiglio Comunale ha avuto modo di discutere il destino di una zona potenzialmente nevralgica per la città, la nostra Area PIP, la zona artigianale sulla via Per Sava.
Senza addentrarci nei tecnicismi, noi Consiglieri del Gruppo dei Progressisti abbiamo discusso non solo sulla possibilità di rendere “commerciale” la nostra zona industriale ed artigianale, ma su una generale riprogrammazione dell’intera zona. Un’area della città in cui, affinché sia appetibile per gli eventuali investitori, bisogna anzitutto partire dal completamento effettivo delle opere di urbanizzazione primaria, incentivando meccanismi di scomputo totale o parziale degli oneri di urbanizzazione, già previsti da regole comunali, per coloro che vorranno procedere in proprio con tali opere. Ma non basta, amministrare necessita di lungimiranza e guardare avanti significa rendere interessanti i lotti non ancora assegnati attualizzando, ad esempio, i loro costi a standard più diffusi e non fuori mercato come quelli attuali: quale imprenditore pagherebbe 33€/mq quando muovendo verso comuni a noi vicini potrebbe ottenere un risparmio del 30%? Usufruendo anche di una zona industriale più urbanizzata, per altro.
Si dovrebbe poi procedere materialmente ad una procedura ad evidenza pubblica per assegnare i lotti ancora liberi; nonché revocare la convenzione a quegli imprenditori che non hanno portato a termine le opere previste sui lotti loro assegnati, che versano di fatto in stato di abbandono.
La nostra zona PIP ha, infatti, un potenziale economico inespresso legato anche al fatto di essere ricompresa nella Zona Economica Speciale tracciata dalla Regione Puglia, non trascurabile fattore di vantaggio, in termini fiscali ed economici, per il potenziale numero di investitori che una buona e competente amministrazione dovrebbe attrarre.
Ebbene il nostro intento, attraverso l’emendamento proposto, era quello di impegnare l’amministrazione a lavorare sul rilancio concreto della zona industriale della città, con un attento bilanciamento tra le necessità delle micro-attività cittadine e le opportunità derivanti da insediamenti commerciali a più ampio respiro. Prendiamo atto però che tutto questo non interessa alla maggioranza in Consiglio Comunale, che si è limitata a bocciare l’emendamento senza troppe riflessioni. Ennesima occasione persa di creare valore nella nostra Manduria.
Gruppo Consiliare Progressisti Manduria
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1 commento
Lorenzo
gio 25 febbraio 2021 06:59 rispondi a LorenzoDomanda da ignorante : se la zona PIP, secondo voi, o chi per voi è un potenziale economico inespresso, la Marina cosa ha bisogno per esprimersi economicamente? E siete convinti, girando Manduria, centinaia di case chiuse, abbandonate, negozi in affitto, monumenti in degrado, verde pubblico quasi inesistente che il PIP porti sviluppo? Chi verrebbe ad investire a Manduria? I Manduriani? Mah