Venerdì, 26 Aprile 2024

Gli articoli

Il racconto di un percorso

Vi racconto la rinascita con la fisioterapia

Claudio Rimoli Claudio Rimoli

Il 26 gennaio scorso, come ieri esattamente un mese fa, ho ricominciato a svolgere fisioterapia. Dopo tanti anni di inattività. A distanza di un mese, attraverso questo scritto, voglio tracciare un primo bilancio. 
Sono soddisfatto di quello che sto facendo, perché mi sto impegnando molto. E me lo dice anche colui che mi sta seguendo in questa avventura. 
Ci tengo a sottolineare in maniera particolare una cosa: La fisioterapia è fondamentale e importante, per un ragazzo come me. Sono stato fermo, troppo tempo. Era giusto ripartire. 
Se questo è stato possibile, lo devo ad una persona, ad un amico che si chiama Francesco Pio Gennari, che mi ha chiesto come fossi messo a livello di terapia. Nessuno prima di lui, mi ha mai fatto questa domanda. E questo, la dice lunga sul grado di attenzione che le istituzioni riservano alle persone con disabilità. Attenzione, che si rivela pressochè inesistente. 
Grazie a Francesco Pio, sono entrato in contatto con il mio fisioterapista ed ho ricominciato. Quindi, gli sarò per sempre grato. 
Questa volta è diverso, come non lo è mai stato prima d’ora. C’è un programma, c’è un progetto, ci sono degli obiettivi ben definiti. Quello che mi dice, colui che mi segue negli allenamenti in relazione a dove possiamo arrivare, ai traguardi che possiamo raggiungere, non me lo ha mai detto nessuno. 
Mi sento carico, perché lui mi trasmette la forza necessaria, facendomi credere in me stesso. E’ importante essere sulla stessa lunghezza d’onda, ed io e lui lo siamo. Perché, è in questo modo che si raggiungono determinati risultati. 
Questa è la volta buona. Spero di non smettere mai più di fare attività fisica, così come spero di tenermi stretto il più a lungo possibile colui che mi segue adesso. Perché non voglio fermarmi di nuovo e fare passi indietro. Ho aspettato tanto questo momento. E qui entra in gioco anche l’aspetto umano, mi trovo molto bene con lui, c’è sintonia, c’è feeling, tra un esercizio e l’altro si ride e si scherza spesso, c’è un ottimo rapporto tra di noi. E cosi deve essere, perché questo si chiama gioco di squadra. 
Mentre Tutto Scorre… in conclusione, vorrei rivolgermi direttamente al mio fisioterapista dicendogli: Ho una fiducia incrollabile nei tuoi confronti e sono pienamente convinto che tu sia la persona giusta per questo nuovo percorso che abbiamo intrapreso insieme. 
Uniti si vince. Uniti verso il traguardo, Amico Mio. Ti Voglio Bene! 

Claudio Rimoli

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