Nella notte tra il 28 e il 29 luglio degli sconosciuti hanno danneggiato la porta d’ingresso della cappella di San Pietro Manduriano che si trova all’interno del Parco archeologico dei Messapi. Gli autori dell’atto vandalico hanno tentato con una pietra di sfondare la porta di cristallo che fortunatamente ha resistito all’urto.
A fare la brutta sorpresa il mattino dopo, durante una visita guidata ad un gruppo di visitatori, sono stati gli addetti della Cooperativa Spirito Salentino che gestisce l’intero sito archeologico. Informata la direzione della Soprintendenza, la responsabile della cooperativa, Angela Greco, ha comunicato che i delicati affreschi dell’antica cripta non avevano per fortuna riportato danni.
Rimane il danno della porta di vetro che dovrà essere sostituita e l’inquietudine nel pensare a cosa sarebbe potuto accadere se i balordi fossero riusciti ad entrare magari con l’intenzione di danneggiare i delicatissimi affreschi.
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2 commenti
Egidio Pertoso
mar 2 agosto 2022 08:39 rispondi a Egidio PertosoE le telecamere perche' esistono? Forse per spiare solo al Grande fratello ? L'accaduto sintomatico di come abbiamo cura dei nostri tesori, siano naturali, archeologici, architettonici, religiosi e culturali. Bello è che anche noi dovremmo far parte dell'insieme di tutto cio, ma, deliberatamente, c' incamminiamo verso un suicidio di massa.
alberto altamura
mar 2 agosto 2022 07:36 rispondi a alberto altamuraOpera senz'altro di balordi . Cosa pensavano di trovare: tesori, ori, suppellettili di pregio? Si resta basiti di fronte ad episodi del genere, che coinvolgono un monumento caro ai manduriani e agli studiosi di storia locale. Cosimo D'angela e Piero Massafra furono tra i primi a studiare la cripta e ad illustrare gli affreschi. Peccato che il monumento non sia inserito in circuiti turistici e culturali che possano valorizzarne meglio l'importanza storica ed artistica.