
Complementare o emergenziale? Dopo l’ultimo incontro tra il sindaco Pecoraro e i cittadini (quelli che sono riusciti a saperlo, ndr) svoltosi nei locali della parrocchia dell’Annunciazione di Torre Colimena, si ritorna a parlare dello scarico dei reflui che i vari “dotti, medici e sapienti” di Aqp e dintorni hanno progettato che dovrà avvenire nel bacino di Torre Colimena.
Un recente articolo dell’avvocato Antonio Dostuni, sul nostro giornale, mette tra virgolette in termine “complementare”, riferendosi allo scarico, dicendo poi tra parentesi che non sarà più “emergenziale, con tutte le conseguenze che ne discendono”.
Occorre quindi fare chiarezza e mettere l’anima in pace, se mai sarà possibile farlo, sgombrando il campo da ogni possibile dubbio perché lo scarico del depuratore nel bacino di Torre Colimena non sarà emergenziale, come inizialmente molti “possibilisti” avevano ipotizzato e come Aqp aveva lasciato intendere, usando questo aggettivo molte volte per spiegare che funzionerebbe solo nelle “emergenze” di troppo pieno. Niente di tutto questo, cominciamo subito a chiamarlo con il nome appropriato: scarico complementare.
A questo punto si aprono molte domande e molti dubbi su questo aggettivo: cosa vuol dire ad esempio “complementare”?
Innanzitutto il termine “complementare” non esiste, se lo andate a cercare su Google, riferito ad un depuratore, non lo troverete, se non riferito ad articoli che parlano del Depuratore Consortile di Manduria Sava e relativo scarico complementare. Sembra che, fuori dalla regione Puglia, il termine non esista. Nel caso del Depuratore Consortile di Manduria e Sava invece significa tante cose e nessuna positiva, sia per il bacino di Torre Colimena e, di conseguenza, per l’intero ecosistema di uno dei più bei tratti di mare della costa salentina ionica. Ma quando e, soprattutto, quanto scaricherà nel bacino/mare? Anche questo interrogativo è degno di essere approfondito. Diciamo che funzionerà, a tutti gli effetti, quando il depuratore andrà a regime e confluiranno nelle trincee drenanti più di 5mila metri cubi di reflui al giorno. Quando verrà superato lo scarico giornaliero di 5mila metri cubi di reflui nelle trincee drenanti, lo scarico nel bacino di Torre Colimena entrerà in funzione incidendo sul delicatissimo ecosistema dello stesso bacino. Cioè sin da subito, visto che il depuratore tratterà i reflui di Manduria e Sava le cui portate fognarie generate saranno, sin da subito, oltre i 5mila m3.
Immaginare cosa potrebbe accadere nel momento in cui anche le Marine si potranno collegare alla rete fognaria e potranno disporre di un acquedotto al momento risulta assolutamente prematuro. Per il momento, nonostante le promesse recenti fatte dal sindaco Pecoraro a Torre Colimena, il terzo stralcio, quello che dovrebbe riguardare l'allacciamento alla rete idrica e fognaria delle Marine, se si sarà, si avvererà tra molti anni e, a riprova, cito testualmente parte del progetto:
“Terzo Stralcio Funzionale (non previsto in questa progettazione):
• Potenziamento del depuratore (realizzazione 4a linea) al carico previsto dal PTA (78.852 AE) (Stralcio 3A);
• Completamento della rete idrico fognante nelle marine di Manduria (Stralcio 3B)…”. Probabilmente leggere queste poche righe non farà senz'altro contente tutte le persone che possiedono una casa in una delle tre Marina, Torre Colimena, Specchiarica e San Pietro in Bevagna, ma almeno serve a capire la verità su questa telenovela del depuratore.
C'è dell'altro: la volontà di riutilizzare i reflui depurati in agricoltura, come viene scritto sul progetto del depuratore, probabilmente non verrà fatto in quanto le vasche di accumulo si riempiranno in un giorno e, soprattutto, nessuno la richiederà in agricoltura, come è già accaduto in passato, viste le alte bollette che poi dovranno pagare gli agricoltori. Altro tassello che farà sì che le acque, inevitabilmente, non potendo sostare nelle vasche per più di un giorno, verranno convogliate verso il bacino di Torre Colimena, o Bacino del Conte, dove ora sono presenti numerose specie di pesci e, nei canali vicini, nidifica e abita la tartaruga di tipo palustre. Lo scarico complementare comporterebbe variazioni improvvise e consistenti del livello dell’acqua nel bacino stesso” sia in fase di cantiere che durante il funzionamento del depuratore. Variazioni al momento non quantificabili perché nessuno sa dire esattamente cosa accadrà all’ecosistema Marino dopo che si cominceranno a sversare con regolarità i reflui. Poco importa che il bacino sia in contatto diretto (tramite un canale di nemmeno 200 metri) con il mare sulla cui spiaggia nidifica la tartaruga marina, poco importa che sia inserito all’interno della Riserva Naturale Orientata di Torre Colimena, poco importa che il continuo sversamento di reflui andrà a cambiare un ecosistema al punto tale che anche i famosi fenicotteri rosa, tanto osannati e fotografati, fiore all’occhiello della Salina dei Monaci, potranno vedere cambiata la propria alimentazione (l’acqua diventerà più dolce e meno salata e, di conseguenza anche il cibo dei fenicotteri ne risentirà). Ecco cosa produrrà l’ormai famoso aggettivo “complementare”, sarà essenziale al funzionamento del depuratore ma devastante per l’ambiente. Bisognava fare chiarezza.
Monica Rossi
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4 commenti
Antonio
ven 22 settembre 15:54 rispondi a AntonioCome profetizzo il grande Camilleri: "Moriremo assuffucati dalla nostra stissa merda"!
Immacolata Mariggiò
gio 21 settembre 21:32 rispondi a Immacolata MariggiòEsiste una soluzione alternativa, per liberarci degli scarichi che noi stessi produciamo in quantità sempre maggiori?
Ferdinando Arno
mer 20 settembre 21:34 rispondi a Ferdinando ArnoMonica Rossi? Di Manduria/Avetrana? Una Monica Rossi manduriana è una novità:)
Lorenzo Marina di Manduria
mar 19 settembre 09:50 rispondi a Lorenzo Marina di ManduriaBasta chiedere alla politica che conta di come mai da oltre un decennio il direttore delle aree protette è sempre al suo posto. Poi ricordando i referti Arpa, chiari che dicono una volta in funzione il depuratore, dove scarica, viene tolta la balneabilita'. Ecco il vero motivo della Linea Sava/bacino Colimena. Togliere per sempre la balneabilita' all' attuale gola naturale e finalmente ottenere le autorizzazioni al business del nuovo porto turistico 😜 Poche zone hanno la morfologia di Torre Colimena : gola e bacino dietro (modello piccola Taranto) separato solamente da una spiaggetta naturale che, ad oggi, grazie al bluff delle alghe, permette a meno di 200 mt, l' ormeggio delle barche private😜 Il progetto del porto turistico è in essere da molti anni. Gli appetiti sono vicini alla meta. Il depuratore è la chiave di violino del grande affare per tutti. Opinioni 🤔