La Corte Europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai legali di Sabrina Misseri e Cosima Serrano condannate all'ergastolo per la morte di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa il 26 agosto di 14 anni fa ad Avetrana, in provincia di Taranto.
Il ricorso era stato presentato nell'aprile del 2018 e dopo oltre sei anni è arrivato il verdetto. A rivelare la notizia nel corso di «Quarto Grado» in onda ieri sera è stato il giornalista della redazione Giammarco Menga. Le donne, rispettivamente cugina e zia della vittima, si sono sempre professate innocenti a differenza di Michele Misseri, lo zio di Sarah, che continua a dichiararsi colpevole e che è stato condannato a 8 anni di reclusione per soppressione di cadavere. L'uomo è libero da febbraio scorso.
La Corte Ue è stata chiamata a vagliare uno dei fattori che hanno portato alla condanna di Cosima e sua figlia Sabrina, ossia la testimonianza del fioraio Giovanni Buccolieri, poi condannato per falsa testimonianza. Buccolieri aveva infatti detto agli inquirenti di aver visto la zia e la cugina della 15enne mentre la inseguivano e prelevavano con la forza per poi farla salire in auto. Successivamente, il fioraio disse di aver "sognato tutto"
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.