Lunedì, 29 Aprile 2024

Di calice in calice

Rosaja Exta Dry

Rosaja Exta Dry Rosaja Exta Dry | © n.c.

Quale modo migliore che concludere una pesante settimana con un pó di bollicine venete. Venerdì sera abbiamo degustato i vini gentilmente messi a disposizione dall’Azienda Vinicola Da Re situata in località Fontanelle provincia di Treviso. Assieme a mia moglie, ormai fedele compagna anche di degustazioni, abbiamo deciso di preparare un’apericena, passateci questo termine ormai ampiamente sdoganato, è stato il buon pretesto per stappare il Rosaja Exta Dry (classico spumante che segue i dettami del metodo Charmat) prodotto da uve 100% Raboso vendemmiate a mano verso la fine di ottobre!

Di seguito uno stralcio della nota tecnica rilasciata dall’azienda:
Vinificazione e affinamento: verificato il raggiungimento ottimale di acidità totale / parte zuccherina / maturità fenolica, le uve vengono vendemmiate a mano, successivamente diraspate e pigiate. Il primo sgrondo (fiore) viene separato dal resto delle uve e fatto fermentare senza il contatto con le bucce, a temperatura controllata (18°C), con lieviti rigorosamente selezionati, in tini di acciaio inox. Il vino così ottenuto viene spumantizzato con Metodo Charmat a temperatura costante (16-18°C). Dopo la filtrazione e l’imbottigliamento isobarico, il vino è pronto per essere introdotto sul mercato.

L’azienda fa presente che il Rosaja esprime il suo massimo tra i 10-12 mesi di affinamento in bottiglia grazie alle caratteristiche organolettiche proprie del Raboso, ma per chi preferisce ed ama le note fruttate si consiglia di degustarlo entro i 6-8 mesi di affinamento in bottiglia.
All’esame visivo il Rosaja presenta un bel rosa tenue tendente al cerasuolo, brillante nel suo aspetto ha una spuma importante appena versato che scompare velocemente lasciando spazio ad un perlage (bollicine) di grana fine abbastanza consistenti, anche qualche minuto dopo si possono osservare le corone di bollicine. Al naso presenta una serie di aromi abbastanza consistenti che però si avvertono alla seconda e terza analisi olfattiva! Le note aromatiche che si colgono sono di frutti di bosco, un leggero sentore di pesca pasta gialla, di mela ed una delicata nota minerale.

All’analisi gustolfattiva si ritrovano gli aromi avvertiti al naso ma più persistenti lasciando un finale di pesca e fragoline di bosco; le bollicine e la sua struttura lo rendono un vino fresco e sapido! Abbastanza intenso ed abbastanza equilibrato. Intenso, abbastanza persistente (ossia i secondi che persistono le sfumature aromatiche in bocca dopo la deglutizione), di qualità fine.

La prova del nove é stato abbinarlo ad un tagliere di salumi e formaggi toscani, una serie di caciotte di diverse stagionature accompagnate da confetture di cipolla rossa, arancia amara e gelatina di peperoncino; il Rosaja grazie alla sua freschezza ha pulito la bocca dal grasso vaccino lasciando il gradevole retrogusto dei formaggi stessi.
Con alcuni tipi di salumi però, la finocchiona ed il salame di cinghiale, ha perso il confronto ma non di larga misura fortunatamente; ma questo è plausibile in quanto ci troviamo davanti a salumi stagionati con una elevata presenza di spezie all’interno, questo connubio però ha trovato un equilibrio con l’introduzione della focaccia artigianale, preparata da mia moglie; gli amidi presenti nella focaccia hanno in parte ingentilito la forte aromaticità dei salumi.

In conclusione di questa degustazione posso dire che il Rosaja si presta a serate con gli amici accompagnando magari salumi e formaggi tra una chiacchiera e l'altra; non vi nascondo però che questo vino mi ha incuriosito facendomi pensara a come possa comportarsi su di un buon risotto ai frutti di mare; vedremo in futuro!

Vino gentilmente inviato dall’Azienda Vinicola Da Re come campionatura d’assaggio.

Per approfondimenti e curiosità www.marcomassaro.it

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