Mercoledì, 1 Maggio 2024

Salento Puglia e mondo

L’avvocato Liagi è riuscito a trovare testimoni che proverebbero la presenza del sospettato in un luogo diverso da quello dove era avvenuta la rapina

Rapina nello studio medico, il sospettato passa ai domiciliari

Giustizia Giustizia | © La Voce di Manduria

Comincia a vacillare l’accusa nei confronti del 49venne fragagnanese, Baio Roberto che lo scorso 19 luglio è stato arrestato dai carabinieri perché accusato di essere l’autore di una rapina consumata il 27 novembre dello scorso anno ai danni di uno studio medico di Fragagnano. Ieri il gip del Tribunale di Taranto, Vilma Gilli, ha accolto la richiesta di alleggerimento della misura presentata dall’avvocato Antonio Liagi, difensore di fiducia dell’indagato che ha potuto lasciare il carcere e passare agli arresti domiciliari.

Grazie a complesse indagini difensive, l’avvocato Liagi è riuscito a trovare testimoni che proverebbero la presenza del sospettato in un luogo diverso da quello dove era avvenuta la rapina. Indicando al pubblico ministero queste testimonianze e chiedendo di sentirli e di approfondire le indagini, il difensore ha ottenuto per il suo assistito di scontare la misura cautelare al proprio domicilio.

Secondo la ricostruzione fatta dalla pubblica accusa, il quarantanovenne, già noto alle forze dell’ordine per episodi simili, a novembre scorso sarebbe entrato nello studio medico e con il volto coperto e armato di coltello, si sarebbe fatto consegnare dalla segretaria del professionista una somma imprecisata di denaro. Subito dopo si sarebbe allontanato a piedi facendo perdere le tracce.

Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Fragagnano che avevano raccolto alcune testimonianze ed avevano acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, si erano concluse con l’individuazione del rapinatore nella persona di Baio e per questo arrestato. L’introduzione di queste nuove testimonianze a suo favore, pronte a giurare di averlo visto quella sera in un luogo diverso, traccia quindi un nuovo quadro sull’episodio criminale.

N.Din.

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