
C’è un’immagine emblematica di questi giorni, che mi ha molto colpito in maniera positiva e che ritrae un ragazzo in sedia a rotelle intento a spalare il fango in Emilia Romagna. Questa foto, mi porta a fare una riflessione breve ma sentita. Ci sono ragazzi come me, molto volenterosi. Ci sono ragazzi come me, che non possono essere definite in modo dispregiativo (come spesso accade) spese improduttive della società in cui vivono. Noi, non siamo questo. Abbiamo delle idee e anche dei progetti. Perché, le nostre gambe non camminano, ma la mente viaggia e non si ferma mai. Ci sono ragazzi come me, con tanta voglia di fare. Forse, sarebbe il caso che la gente e le istituzioni di qualunque colore politico essi siano cominciassero a rendersene conto e ci considerassero finalmente in maniera diversa. Non soltanto nelle occasioni “speciali”, ma quotidianamente e giorno dopo giorno.
Prendendo il mio caso specifico, non crediate che a me piaccia trascorrere tutto il mio tempo stando fermo davanti ad un pc. Questa non è la mia massima aspirazione, francamente. Lo faccio perché non ho alternative, ma non ne sono affatto entusiasta. Credo che i ragazzi come me, abbiano tanto da dare e anche da dire. Perché vogliamo sentirci parte integrante di questa società, di cui anche noi abbiamo diritto ad essere protagonisti e non soltanto spettatori. Sogno che prima o poi, qualcuno ci guardi, si fermi e ci dica: cosa volete fare e come vorreste essere utili? Succederà mai?
Non lo so. A meno che qualcuno non decida di svegliarsi e cominci a guardare oltre il proprio naso, forse in quel caso le cose potrebbero iniziare a cambiare davvero. Io, personalmente sono sempre stato per la massima condivisione nonostante il prossimo tenda sempre a marginalizzare coloro che hanno difficoltà, rendendo tutto quanto ancor più complicato del solito.
Mentre Tutto Scorre… avremo mai il giusto spazio, che meritiamo anche noi?
Claudio Rimoli
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