
«Signor sindaco, noi la nostra spiaggia la teniamo sempre pulita, per favore non chiuderla». E’ l’appello che un gruppi di ragazzini frequentatori delle spiagge alla foce del fiume Borraco indirizza al sindaco di Manduria intenzionato, l’anno prossimo, a recintare anche questo secondo corso d’acqua come ha fatto con il Chidro.
L’iniziativa del video-appello è partita dai genitori dei ragazzi che nelle immagini sono intenti a raccogliere rifiuti seminati tra le dune e il canneto del «loro» piccolo fiume che dal prossimo anno, così come ha fatto sapere Pecoraro, dovrebbe seguire al stessa sorte del fratello più grande di San Pietro in Bevagna.
Un’intenzione condivisa da pochi e contrastata da tanti. I primi approvano la linea dura che ha ridotto l’assalto delle tende e dei vandali alla foce del Chidro, i secondi più tolleranti che vorrebbero più dialogo e prevenzione piuttosto che i recinti. Di seguito il video.
Progetto di La voce di Manduria
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6 commenti
Cristina
sab 26 agosto 15:05 rispondi a CristinaI nostri bambini, futuri adulti del domani, hanno necessariamente bisogno di un posto, del loro posto, di creare ricordi, di avventurarsi insieme, di giocare e di crescere, di rispettare l'ambiente che ci state vietando.Signor Sindaco, la comunità degli adulti del domani, nel suo piccolo, sta portando a termine una missione :il futuro di un ambiente pulito, il rispetto per ogni forma di vita, non neghi a questi bambini, chiudendo il Fiume Borraco, la possibilità di vivere e crescere insieme. Hanno bisogno del Vostro aiuto. Il Fiume Borraco deve vivere. La loro Storia si deve scrivere nei loro ricordi.
Ac
ven 25 agosto 23:36 rispondi a AcOrgogliosa dei nstri ragazzi, manifestano il loro grande senso civivo rispettosi della natura e delle meraviglie dei nst luoghi, campo di gioco degli stessi.Lodevole atteggiamento ed esempio da seguire... Signori e signore che nel passare per quei sentieri spargete immondizia di ogni genere (escrementi, pannolini, tampax...) sappiate che queste creature sono piccoli giudici per grandi trasgressori. Da loro c'è sempre da imparare e magari provare vergogna.!!!
R&R
gio 24 agosto 15:33 rispondi a R&RSe comandavo io, la spazzatura che lasciano al mare i signori turisti e li cumpaesani senza giudiziu,la lascerei la,non la farei più raccogliere,finché non arriverebbe il momento che invece di farsi il bagno in mare,si lu faciunu ntra lì munnezzi e magari si nfucaunu puru...
Antonio
gio 24 agosto 09:03 rispondi a AntonioMio piccolo parere, forse prima si è esagerato nel lasciare tutto senza controllo ed ora si sta esagerando nel senso opposto. Più che impedire e chiudere tutto bisognerebbe organizzare e vigilare. I vandali e gli sporcaccioni vanno puniti e allontanati, le persone correte che vogliono godere di queste bellezze naturali dovrebbero poter accedere rispettando l'ambiente e i luoghi. Ci sono innumerevoli parchi naturalistici in Italia dove l'accesso è controllato, e a cui si accede magari anche con un piccolo contributo. Uno tra i tanti che mi vengono in mente "Le Gole di Alcantara". Invece che quei ruderi al Chidro, si potrebbe creare un parco e ripristinare l'habitat iniziale. Probabilmente per alcuni è difficile anche copiare, incassare gli stipendi e sonnecchiare.
Marco
gio 24 agosto 08:32 rispondi a MarcoRiuscirà il Pecoraro a "rubare" le caramelle ai bambini??
Antonio Ruggero
gio 24 agosto 08:10 rispondi a Antonio RuggeroCompletamente d'accordo. Frequento da moltissimi la zona di Borraco e non c'è tutta quella sporcizia tanto pubblicizzata. E' una gioia vedere tante famiglie tranquille e gioiose con i loro bimbi che si divertono a fare i castelli di sabbia o forme di animali. Di spazzatura abbandonata non ne abbiamo mai trovata. L'ordinanza sindacale alla voce divieto di balneazione, oltre ad altre voci riporta testualmente : ".....I. nelle foci, nei canali e corsi d’acqua comunicanti con il mare"...... Mentre l'ordinanza della Capitaneria di Porto di Taranto riporta, oltre altre voci: ".....alle foci dei fiumi e dei canali navigabili....". E' chiaro che sia il Chidro e Burraco, non sono dei fiumi ma ruscelli se ci sia attiene alla definizione dei corsi d'acqua data dalla Idrologia. Ritengo possa impugnarsi tale ordinanza, a meno che il Sindaco non decida diversamente. Ne ha facolta!