La mia domenica delle Palme per salvare un gatto

La mia domenica delle Palme per salvare un gatto | © n.c.

Non so da dove cominciare, perché la mia domenica delle Palme è stata così? Perché avete fatto questo, in questo giorno benedetto dal Signore? Perchè lo avete lasciato lì a morire?

Nel primo pomeriggio mentre ero di passaggio sulla stradina che porta al rifugio, mi sono accorta di lui, era in mezzo ai detriti e vetri, sembrava morto, ma avvicinandomi, mi sono resa conto che ancora si muoveva. Vicino a lui c’era una cassetta, una ciotola di acqua e una scatoletta di carne mezza secca. Chi ha lasciato questo avrà pensato: ti lasciamo qui, se hai sete bevi, se hai fame mangia, se invece non ti va, muori.

Ho avuto un attimo di sconforto e poi mi è salita l'adrenalina, non ho esitato nemmeno un minuto e ho chiamato prima in clinica per sapere se era aperta e poi ho provato a chiamare i vigili urbani di Oria. Non ci speravo che mi rispondessero perché erano le 15,30 della domenica delle Palme, invece mi hanno risposto.

Ho chiesto loro di intervenire subito perché il gatto era morente e dopo una ventina di minuti appena, sono arrivati sul posto, mi hanno autorizzata a portarlo in clinica, ma se avessero tardato ero già pronta per partire e salvare il gatto. Che dire, c'è l'ho fatta anche stavolta! Appena arrivata in clinica lo hanno sottoposto alle prime cure, ora è ricoverato alla clinica del Salento e domani sapremo se ha superato la notte.

Ringrazio le vigilesse che sono intervenute, spero mi scusino per le mie insistenze, ma non bisogna trascurare mai nulla! Un essere vivente o animale o umano ha diritto ad essere salvato!

Grazie Caterina Moretto per il tuo sostegno morale e scusami se ti ho disturbata, ma quando vedo queste cose, so solo che devo correre perché ogni minuto è prezioso. Al rifugio ci sono andata molto tardi, Anna Guida e Lino Ferraioli mi hanno aiutata e siamo andati a casa alle 19,30. Non importa, questa creatura è stata salvata,

A chi ha lasciato questo povero gatto in agonia, dico solo una cosa, vergogna!

Antonietta Perrucci (Rifugio Amici del cuor a 4 zampe, Oria)

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