«I libri sono un prezioso bene culturale e vanno assolutamente tutelati. L'assessore comunale al settore non lo ha capito, cosa grave». L’affermazione è del professore di filosofia ed ex sindaco di Manduria, Enzo Caprino che accende i riflettori sulla sede provvisoria della biblioteca comunale Marco Gatti ospitata nell’ex capannone della Ford sulla circonvallazione.
«Collocare libri dal grande valore culturale e non solo (si pensi alle "cinquecentine" che hanno un valore inestimabile sul mercato del libro antico) in un capannone industriale, in campagna – fa notare l’uomo di cultura - è stata una mostruosità, qualcosa di orribile». A preoccupare Caprino sono soprattutto gli eventi meteo estremi che mai come in questo periodo stanno dimostrando quanto siano imprevedibili e devastanti. «I responsabili di questa scelta – si chiede il professore -, hanno pensato a cosa succederebbe in caso di temporali con bombe d’acqua in quella zona particolarmente alluvionale?».
Le responsabilità, per l’ex sindaco, sono del vicesindaco e assessor alla cultura, Vito Andrea Mariggiò. «Quell'assessore – afferma Caprino - andrebbe cacciato a furor di popolo». Non solo la politica dovrebbe rispondere dei danni. «C'è da chiedersi – sottolinea il professore -, come abbia potuto la sovrintendenza dare l'autorizzazione». Non meno responsabile, prosegue Caprino, sarebbe «il silenzio assoluto del nuovo direttore onorario della biblioteca (Benedetto Fontana, ndc)». «Una molteplicità di comportamenti orribili», li definisce in conclusione Caprino.
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5 commenti
Fernando Maria Maurizio Potenza
mer 16 ottobre 16:06 rispondi a Fernando Maria Maurizio PotenzaPurtroppo a Manduria con la cultura non si mangia.
Antonio
mer 16 ottobre 14:39 rispondi a AntonioLa cosa peggiore è pagare l'affitto di un capannone... Il comune ha altre sedi dove poter collocare i libri. Persino in posti più centrali e facilmente raggiungibili
Maria
mer 16 ottobre 14:14 rispondi a MariaPer salvare le robinie,si sono mobilitati alcuni cittadini ,per la biblioteca niente,questo è il grado di cultura del nostro paese.E poi ci lamentiamo dei ragazzi
Vincenzo
mer 16 ottobre 09:17 rispondi a Vincenzo"Non ha (hanno capito) è cosa grave. Andrebbe (andrebbero) cacciato/i a furor di popolo". Magari fosse possibile con una presa di coscenza degli interessati. Purtroppo, inermi assistiamo all'adozione di soluzioni ad capocchiam, nelle quali non si pone attenzione a ciò che si fa, ma a quello che vuole farsi credere. Soggetti che, grazie alla carica o funzione rivestita, di ciò ne vanno fieri, per autorefenzialità, non per le buone azioni di governo della Città, poste in essere.
Eulalia Gioia
mer 16 ottobre 09:15 rispondi a Eulalia GioiaConcordo in toto con la disamina del prof. Caprino, la scelta del capannone anche se temporanea non può essere accettata considerando numerosi rischi! Ma si sà che i santi in paradiso fanno miracoli!