L’opposizione si spacca sulla spinosa vicenda del crollo del costone del canale di Arneo di Torre Colimena che da più di un anno dalla frana non trova ancora una soluzione per problemi di competenza tra enti. Per il gruppo Demos che sulla questione ha presentato una interpellanza al sindaco e all’assessore al ramo, la competenza sarebbe del comune (interpretando per questo un parere espresso dal Demanio regionale). Di parere opposto è il consigliere di minoranza, ex Pd, Agostino Capogrosso che da una sua “ricerca scientifica” (il consigliere è ingegnere), è arrivato alla conclusione che a doversi rimboccare le maniche è la Regione Puglia o il consorzio Arneo, o entrambi. «Il Comune – afferma Capogrosso -, ha provveduto a sollecitare la Regione, finora senza esito, ma non può operare alcun intervento su un'area che di fatto non è di propria competenza, se non attraverso una messa in sicurezza d'emergenza finalizzata a salvaguardare la pubblica incolumità, come effettivamente è stato fatto».
Un eccezionale assist non richiesto (ma gradito) all’assessore ai Lavori Pubblici, Piero Raimondo che non si farà sfuggire l’occasione di riprendere la tesi dell'esperto quando si tratterà di dover rispondere in aula all’interrogazione posta dai due consiglieri del gruppo d’opposizione Demos, Gregorio Perrucci e Pasquale Pesare. «Sollevare “polveroni politici” – virgoletta l’ingegnere Capogrosso svilendo così l’azione di pungolo politico dei due ex alleati -, alimenta confusione e rabbia. In circostanze come queste – prosegue -, è opportuno analizzare con scienza e coscienza i fatti e trovare una soluzione per tutti quei cittadini che da circa un anno vivono sulla loro pelle quanto accaduto». Dagli studi fatti dall’ingegnere che cita le fonti consultate, «l'area interessata dal crollo, non rientra nel demanio marittimo, ma nel "demanio acque pubbliche", che è ben altra cosa».
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3 commenti
Egidio Pertoso
lun 8 aprile 09:26 rispondi a Egidio PertosoMa quante frane ci sono al mondo ad assillarci ! Franano le Alpi ed Appennini. Franano i ghiacciai. Frana la resistenza ucraina. Franano le case dei palestinesi. Frana la salute pubblica. Frana la scuola. Frana la natalità. Frana la sicurezza. Frana l'esercito con tutti i generali e colonnelli che corrono a candidarsi. Franano i partiti. Frana la Lega, alla quale avevamo riposto le speranze per un mondo migliore. Franano le amministrazioni politiche, con i corrotti e corruttibili. Frana l' Europa. Frana persino la Chiesa e le religioni. Frana la Patria con le " autonomie". Ed ora abbiamo anche, vicinissima a noi, la frana della "Culumena" ( arcaico ). Si faccia intervenire il ministro delle infrastrutture ( porti) e tutti si rimbocchino le maniche e, con cazzuole ( cucchiari ) in mano, si mettano a lavorare - pur non avendo mai lavorato -.
Piero
lun 8 aprile 07:59 rispondi a PieroCos'è...un attentato all' intelligenza dei cittadini? Ma veramente stiamo scherzando? Fossi io amministratore non mi sentirei tranquillo con la coscienza
Carlo
lun 8 aprile 12:20 rispondi a CarloQuesti sono senza coscienza e pudore,se la stanno palleggiando e il cittadino paga. Opinione