Mercoledì, 26 Marzo 2025

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Il parere dei Demos: supponenza e  improvvisazione

Il caso Sinner, Pecoraro come Cetto Laqualunque "chiù ppilu pi tutti”

Demos Demos

Cari concittadini, come ben saprete, l’affare Sinner  purtroppo per la nostra Manduria non accenna a placarsi.  Quello che, se fatto con i dovuti crismi, sarebbe dovuto  essere un dono, l’omaggio di un territorio verso il campione  italiano n1 del Tennis Mondiale, si è rivelato un vero e  proprio boomerang. L’enorme passo falso compiuto ancora  una volta dai vertici dell’amministrazione comunale, getta  nel ridicolo un’intera comunità, la nostra, la cui unica colpa è  stata quella di lasciarsi abbindolare dalle parole e dalle  promesse elettorali di gente che spesso della comunità, cioè  di noi, si dimentica. L’effetto dissolvenza che tanti ma non  tutti gli amministratori comunali auspicavano, tarda a venire.  

La patata è ancora troppo bollente per poter essere digerita  e rischia ancor più di offuscare i preparativi della imminente  Fiera Pessima 2025. Ne è la prova il silenzio assordante  dell’assessore delegato alla organizzazione dell’evento e  protagonista non unico, è bene rimarcarlo, di questo  scivolone che getta ancora altro fango su questa nostra  comunità che è passata dalla tragicità dello scioglimento per  mafia al ridicolo nazionale per un pugno di bottiglie di vino la  cui provenienza parrebbe, qui il condizionale è d’obbligo,  non siamo enologi, essere incerta. Meno male che noi  cittadini siamo stati graziati da Sinner stesso che non  intende agire per vie legali nonostante la sua immagine sia  stata usata senza chiedere le necessarie autorizzazioni a  chi gestisce il marketing del tennista. Supponenza e  improvvisazione. Sono queste la cose gravissime che a  questa amministrazione bisogna rimproverare. Cari  concittadini, è questo ciò che fanno questi signori da  quando si sono insediati. Hanno cercato di fare, credendosi  i migliori, al grido di “basta che si fa” e l’arte di arrangiarsi è  regnata e regna sovrana. Le cose perché siamo fate bene,  richiedono tempo e qui, invece, è un continuo “fuci ca ènotti”.

L’assenza totale di una politica culturale e sociale che  tocchi tutti gli attori della scena civile della nostra comunità  si tocca con mano. S’improvvisa, s’improvvisa sempre!  C’era una programmazione culturale una volta, confluita nel  programma elettorale del sindaco, e poi, dopo le elezioni è  divenuta carta straccia. Perché?  Il sindaco dal palco dei comizi proclamava, come se fosse  chissà che cosa, “riporteremo Popularia a Manduria”. Sono  passati 5 anni e non se n’è fatto nulla. Che poi, non ce ne  vogliamo quelli di Popularia, ma quel proclama era pari al  “chiù pilu pi tutti” di Cetto Laqualunque.  Un ultima riflessione sul caso Sinner degna “ti lu Nuesciu” e  di matrice evangelica. Ma non è che parafrasando ed  emulando vanamente nostro Signore Gesù Cristo che  tramutava l’acqua in vino in quelle famose nozze a Caana, il  nostro bravo assessore ha trasmutato l’acqua nera del  depuratore nelle bottiglie per Sinner?  Svegliamoci gente, svegliamoci. Dovremmo chiedere le  immediate dimissioni di questo signore che ci ha trascinato  nel ridicolo, ma siamo buoni, ci accontenteremo delle sue  scuse, magari proprio dal palco di quella fiera di cui lui dice  di essere paladino!

Gruppo Demos Manduria

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1 commento

  • Miminu
    sab 8 febbraio 09:34 rispondi a Miminu

    Forse ( Pecoraro, Baldari e Rossetti) non si sono resi conto che l’hanno fatta grossa !! Roba da DIMISSIONI !!!

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